Sgorga sangue tra le infrastrutture che ospiteranno i Mondiali di calcio 2022 in Qatar, secondo un’inchiesta del Guardian sono più di 6500 i migranti morti dal 2010 al 2020. Lavoratori provenienti dal Bangladesh, India, Sri Lanka, Nepal, Filippine e Kenya, impegnati nella costruzione di stadi e strutture, hanno lasciato le proprie terre in cerca di un lavoro dignitoso che si è trasformato solamente in una grande menzogna.
Prigionia di Pablo Hasél e libertà di espressione
Pablo Hasél, un rapper catalano, è stato arrestato per presunti testi e tweet “pericolosi”, considerati di “insulto alla casa reale e alle istituzioni statali”. Hasel, noto per le sue opinioni radicalmente di sinistra, venerdì scorso (12 febbraio) aveva mancato la scadenza per arrendersi alle autorità per scontare una pena detentiva di nove mesi emessa nel 2018 – una condanna che ha causato tumulto in Spagna e ha spinto il governo ad annunciare che renderà le leggi sulla libertà di espressione meno restrittive.
Myanmar tra democrazia e dittatura militare
Il primo febbraio, l’esercito del Myanmar guidato da Min Aung Hlaing ha preso il potere con un colpo di stato. La più importante figura politica della Birmania, il consigliere di stato, Aung San Suu Kyi, con altri alti esponenti del partito di governo sono stati arrestati. L’esercito giustifica il golpe dichiarando fraudolente le elezioni di fine 2020. Ormai la giunta militare tiene il potere da tre settimane. La lotta per la democrazia e la posizione autoritaria dei militari, da sempre, ha segnato la storia politica del paese.
Perché è esplosa la protesta degli agricoltori in India?
In India da alcuni mesi a questa parte è esplosa una vera protesta degli agricoltori, tutto nasce dalla legislazione che liberalizza il mercato agricolo. La riforma del governo per la privatizzazione del settore agrario secondo il premier Narendra Modi è importante, poiché afferma che porterà grandi vantaggi a milioni di coltivatori, perché promuove una maggiore circolazione dei prodotti agricoli.
Frontex nei guai
La nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala è la nuova direttrice generale del Wto
L’economista nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala è la prima donna e la prima esponente africana ad assumere la guida dell’Organizzazione mondiale del commercio. Dopo il sostegno annunciato da Biden per la nomina dell’ex ministra delle Finanze della Nigeria, il veto posto dall’ex presidente Trump è caduto definitivamente, così l’Organizzazione finalmente possiede una dirigente.