Editoriale dell’Uomo nero

Se ci chiedessero perché abbiamo promosso il progetto Black Post, la risposta più immediata sarebbe la seguente: noi non siamo razzisti. Di fronte a un’affermazione così scarna e diretta, sarebbe facile accusarci di superficialità e pressappochismo, considerando che il retroterra da cui affiora la crescente ostilità verso gli stranieri che dai sud emigrano verso i nord riguarda l’intero riassetto economico e sociale del nostro mondo.

Una questione dunque di portata epocale, al cui interno si articolano e s’intrecciano fenomeni e processi talmente profondi e consistenti da richiedere lunghe riflessioni e cospicui approfondimenti. E non semplici battute.

   Ma noi insistiamo con il nostro linguaggio battente e combattente. Con l’intento di arrivare dritti e taglienti nel corredo sentimentale di tutti noi, di suscitare sdegno e indignazione, di invitare a contrastare uno dei peggiori istinti umani, quel razzismo che si va estendendo tra i comportamenti, come nei ragionamenti. Quel razzismo che guasta gli umori, che inacidisce il pensiero, che rende crudeli e feroci. Quando si arriva a minacciare di uccidere un bambino che ti guarda terrorizzato, non c’è più nulla tranne la malvagità.

   Riteniamo che sia necessario risvegliare quell’intima scintilla di umanità che tutti noi custodiamo, anche se non sempre coltiviamo. Quel riflesso culturale e morale che ci spinge a riconoscerci fratelli e sorelle, persone tra persone, diverse ma uguali: esseri umani che convivono su un pianeta che è di tutti e di nessuno.

   Come ha fatto Mimmo Lucano nella sua Riace, fermato da insulse accuse ma non per questo rassegnato. Allo stesso modo come ha fatto il cardinale elemosiniere di Papa Francesco, quando ha riallacciato la luce alle famiglie povere. Come continuano a fare le ong nel Mediterraneo che raccolgono profughi e fuggitivi e salvano naufraghi.

   E’ per tutte queste ragioni che non siamo razzisti. E con le parole, gli sguardi e i sorrisi proveremo a spiegare che senza odio e paura il mondo è sicuramente migliore.

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