Decreto sicurezza bis: una legge, fuorilegge
“Mette a rischio i diritti umani dei migranti, inclusi i richiedenti asilo”, “Fomenta e intensifica il clima di ostilità e xenofobia”, “Vìola le Convenzioni umanitarie internazionali”.
Sono le accuse che l’Alto Commissariato dei diritti umani dell’Onu rivolge al nostro paese e che in particolare riguardano le direttive che il Ministero degli interni ha emanato per impedire i salvataggi nel Mediterraneo e, più in generale, il Decreto sicurezza bis, che, malgrado sia palesemente incostituzionale, è attualmente in discussione nel Consiglio dei ministri.
Siamo diventati il paese più razzista d’Europa: questo, in sostanza, sostiene l’Onu. E in una lettera di una decina di cartelle chiede al nostro governo di abrogare le direttive del Viminale e cestinare il nuovo decreto del ministro Salvini.
In tutta la sua asprezza, la nota è stata consegnata all’ambasciatore italiano all’Onu, affinché la consegni al governo italiano. Sono richieste politiche insolitamente esplicite, in un ambito in cui di solito si usano formule molto più diplomatiche. E testimoniano non solo l’intensità delle accuse, ma soprattutto esprimono la grande preoccupazione delle Nazioni unite verso i comportamenti, tanto crudeli quanto illegittimi, con cui l’Italia sta affrontando il fenomeno dell’immigrazione.
Noi ben sappiamo che chi ci governa è una banda di spietati razzisti. Ma sentirselo ripetere dall’organismo internazionale che ha la funzione di salvaguardare i diritti umani, ci suscita un’acuta infelicità. C’indigna profondamente che il nostro paese, da centro dell’accoglienza solidale e fondatore della civiltà giuridica, si ritrovi a essere capofila di una falange internazionale di assassini.
Ma non resteremo inerti a compiangerci tristemente. Nelle città e nei territori è ormai iniziata una campagna contro le velenose politiche persecutorie e discriminatorie. Proteste, manifestazioni, disobbedienze si diffondono sempre più. Dappertutto, da finestre e balconi spuntano striscioni pungenti e beffardi. E’ l’Italia migliore, quella che si oppone all’odio seminato da un governo malvagio e cialtrone. Nessuna direttiva, nessun decreto possono fermare l’istinto umano di salvare vite e accogliere fuggitivi.