Non é possibile voler bene agli altri quando non si vuole bene a se stessi.
Rifugiarsi in un ideologia, in valori, in nazionalismi o concetti per lo più negazionisti.
E’ una fuga da se stessi, una realtà costruita per contrastare quella percepita.
Sono dell’opinione che nessuno essere umano disdegni un sorriso, rimanga indifferente ad un abbraccio, o ignori una mano tesa.
La propria sensibilità porta ad essere vittime e non trovando un caprio espiatorio in noi stessi, spesso lo riversiamo su chi appare più debole.
Esattamente nello stesso modo in cui subiamo, cerchiamo di far subire, o semplicemente, facciamo subire.
È dunque essenziale ritornare ad un valore base, cioè la considerazione di ogni essere umano allo stesso modo. Oltre la fisicità, lo status sociale, il credo, le preferenze.
Nel dare importanza ad ogni bambino, nell’ascoltare ogni voce, nel ricordare ogni diritto, ridiamo dignità all’umanità.
La rabbia che scaturisce dal sentimento di abbandono é giusta ma mal riposta.
Si seguono i dogmi di una società per un esistenza intera senza mai colpo ferire ed al costo di mille sacrifici per poi scoprire che sei stato utile al sistema, ma non il contrario. Le frustrazioni sono tante, le soddisfazioni poche. L’odio e la rabbia ne scaturiscono.
Dare importanza e non colpe agli altri, è un passo per un mondo migliore.