Lei è bianca. Lui è nero. Lei è nata e cresciuta nel suo Paese. Lui ha lasciato qualche anno fa il suo, un Paese che poco poteva offrirgli. Lei ha paura di chiudersi dietro di sè la porta di casa. Lui ha attraversato il deserto per ricostruire la sua vita. Lei ha studiato, ha un lavoro più o meno stabile. Lui anche ha studiato, ma è stato costretto a lasciare tutto ed interrompere così qualcosa che amava per colpa di qualcun altro. Lei ha una famiglia vicino, una casa, degli amici. Lui ha la famiglia lontano, la casa e gli amici troppo distanti, che a malapena riesce a sentire per telefono.
In una fredda mattina di gennaio, si incontrano. Lui è lì, ospite di un posto che non gli appartiene; già si distingue, è diverso dagli altri: non grida per quel litro di latte o quel piatto di pasta in più.
Lei è lì, lavorante di un lavoro che non le appartiene; già si distingue, è diversa dalle altre: cerca di capire come si possa gridare per un litro di latte o per un piatto di pasta. Può vivere da vicino quello che altrimenti sarebbe stato per lei troppo lontano.
Lui la porta lontano senza prendere l’aereo, lei lo fa viaggiare sotto casa.
Lei ha paura, lui ha la stessa paura che pronuncia in un’altra lingua.
Lui insiste, lei scappa.
Mondi diversi, lontani mille chilometri e mille anni.
Lui prega 5 volte al giorno, lei non va in chiesa dal giorno della comunione. Lui non mangia il maiale, lei adora il prosciutto. Lui d’inverno dorme con tre coperte, lei con la trapuntina e sente comunque caldo.
Non è facile: le differenze arricchiscono solamente se c’è spazio nel portafoglio del cuore. A volte invece possono esserci scogli troppo grandi da sormontare. Le tradizioni sono radicate nel pensiero delle persone e, se la mente non è aperta, è difficile pensare di poter capire quelle diverse. Ci vuole impegno, costanza ed interesse. Semplicemente ci vuole Amore, perchè solo l’Amore ti fa apprezzare l’essenza delle persone, la mentalità e le abitudini.
Insomma possono esistere dei modi di vivere così diversi che solo due pazzi possono pensare di far convivere.
Innamorarsi è semplice, ci si perde completamente senza pensare a ciò che potrà succedere. Poi la vita vera, bussa alla porta con i suoi problemi, con le sue difficoltà pronte a rovinare tutto.
Lui non ha i documenti, lei è italiana.
Lui va almeno un paio di volte al mese in questura, lei non sa neanche come sia fatto un commissariato.
A volte l’amore non è sufficiente. Lei lo sapeva ma nonostante tutto non poteva fare a meno di lui. Lui non desiderava altro che una vita normale con lei.
Sì, perchè quando si è in queste situazioni non si può vivere una vita normale: ogni giorno si combatte con la paura, con il timore di non ruscire a cambiare l’ordine delle cose.
Nemmeno un giro in macchina è possibile fare perchè al posto di blocco, laggiù in fondo, fermano proprio te che non sei regolare in questa Paese.
Lei darebbe la vita per regalare a lui, “l’irregolare”, quel maledetto pezzo di carta.
Nonostante tutto, la forza e la volontà di due persone, che insieme ne diventano una, si moltiplica e rimoltiplica, facendo sì che la soluzione possa essere trovata. Le speranze possono affievolirsi, ma, se la voglia di lottare non passa, gli ostacoli possono essere superati e la vita può essere semplicemente uguale a quella di tutti gli altri ragazzi.
Finalmente prendere un autobus non significa avere il batticuore, perché oggi quel poliziotto che prima ti faceva paura è un collega di lavoro.
Sono passati 7 anni da quella mattina di gennaio e quei due hanno formato una famiglia: hanno una casa, una macchina e una bellissima figlia. Lei mangia ancora il prosciutto e lui prega ancora cinque volte al giorno.
Amore e rispetto, condivisione e comprensione, differenza ed accettazione sono gli unici segreti di questa splendida follia.