Propaganda assassina

Dopo l’ennesimo caso della Sea Watch credo che abbiamo il dovere di ricordare alcune cose. Prima di tutto, come viene spesso ricordato sulle nostre pagine, il salvataggio in mare della vita umana è un obbligo che viene stabilito dal diritto internazionale, così come è un dovere fornire un luogo sicuro agli stessi naufraghi.

Il secondo concetto fondamentale è quello di umanità. Nell’ultimo mese abbiamo assistito alla storia della Sea Watch che, con a bordo 42 persone raccolte in mare, ha atteso invano il permesso a sbarcare nel porto di Lampedusa. Questo fatto, ovviamente, non rispecchia quel concetto di umanità in quanto tutti noi vorremo sentire le storie di vita di quelle persone e non ascoltare il racconto della loro agonia in mezzo al mare.

Impedire lo sbarco dei naufraghi, specialmente su navi di ONG è evidentemente una tattica politica in quanto, altri barconi attraccano nei porti italiani senza creare lo stesso clamore. Proprio negli stessi giorni in cui la sea watch stazionava fuori dalle acque italiane infatti, un’altra imbarcazione è arrivata in Sicilia, senza suscitare nessun clamore. Forse perchè non apparteneva a nessuna ONG? Per di più lo sbarco di un migrante sul suolo italiano non implica per forza che questo ci debba rimanere. Questo passaggio è regolato da leggi e requisiti specifici.

L’importanza data a questa notizia è in controtendenza al numero degli sbarchi attuali che sono sempre minori e sottolinea, appunto, una parte di una più grande strategia politica. Purtroppo ai giorni nostri in tantissimi paesi in tutto il mondo stiamo assistendo ad un progressivo processo di disumanizzazione e desensibilizzazione frutto di un messaggio mediatico spesso distorto della realtà.

Ammirevole è stato il gesto coraggioso della capitana Carola Rackete che ha scelto di mettere in pericolo la propria libertà personale forzando lo sbarco della Sea Watch pur di mettere in salvo persone più deboli in una condizione rischiosa per la loro vita.

Questo gesto ha dimostrato a tutti quanto sia più bello creare una possibilità di vita migliore per qualcuno piuttosto che decidere per l’agonia di quelle persone. Sarà dunque il caso di chiedersi perchè questa propaganda così becera e cattiva viene fatta solo in alcuni casi? Lascio a voi la pur ovvia risposta.

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