12 Ottobre, il massacro della cultura Indigena

12 Ottobre 1492, il giorno del Massacro della Cultura Indigena.

Questa data è ricordata nel continente americano e in Spagna come il giorno che Cristoforo Colombo, chiamato anche Cristobal Colon,  è arrivato alle Bahamas e ha “scoperto” l’America, in tre caravelle la Nina, la Pinta e la Santa Maria, questa è la storia che insegnano ai bambini nelle scuole in Messico, questa giornata si è istituzionalizzata come il Giorno della Razza con la finalità di unificare i popoli di parlata hispanica, e solo adesso da adulta mi sono resa conto che questa data in Spagna è celebrata ufficialmente come festa nazionale dichiarata con un decreto presidenziale il 9 di gennaio di 1958 sotto il nominativo di Giorno della Hispanità.

Ci sono persone che difendono o rifiutano questa commemorazione, io sono tra le seconde, nel personale mi ci è voluto un pò per schierarmi tra i paradigmi addottrinati nella scuola e il mio pensiero critico costruito negli anni, sembra una commemorazione de la supremazia de la “razza” dominante su quella sfruttata. Già cominciare a sostenere la premessa che ci sono RAZZE tra umani mi sembra un discorso obsoleto e che promoziona la segregazione con costume di orgoglio nazionale, queste nazionalismo supportato per la unificazione dei regni conquistati dalla idea sbagliata. Perché quella voce che ha urlato “terrà a la vista” fu il suono che segnò l’inizio della fine per migliaia di indigeni, secondo alcuni racconti loro non hanno visto i propri carnefici, loro hanno guardato della divinità, degli Dei che hanno reverenziato e confuso con il ritorno del suo signore Quetzalcoatl, il serpente piumato; perché le profezie avevano accennato il loro arrivo; gli hanno accolto e invitato come ospiti,invece questi invasori hanno pagato la cortesia con malattie, schiavizzando i popoli, sono arrivati per  saccheggiare i tesori, tanto che in alcuni paesi non è rimasto praticamente nessun indigeno a radice dello sterminio fatto per la Santa Incquisizione della Chiessa Cattolica, e in tutti è rimasto un senso di sconfitta che si porta sulle spalle fino ai nostri giorni… anche perché questa conquista non è mai finita, oggi non è cambiato molto il modus operandi neanche lo scopo di questi “scopritori”: saccheggiare le risorse naturali, bruciare la selva della Amazonia per poi essere utilizzata per il bestiame e il coltivo di soia, calpestare l’economia dei paesi come nell’Ecuador con il pacchetto di austerità che prevedeva l’eliminazione dei sussidi al carburante, questo  ha fatto scoppiare speculazione con il prezzo della benzina e una guerra tra il governo e il popolo; compiere stragi come in Perù quando il governo Fujimori commesso il crimine di sterilizzare forzatamente a 370, 000 indigeni, come li massacrarono in Messico tra 70 anni di Dittatura del PRI che lo ha fatto diventare il paese più pericoloso per giornalisti, studenti e donne; o come il regime di Nicolas Maduro che ha portato il Venezuela in una crisi economica mai vissuta, ha ridotto i venezuelani alla disperazione di intraprendere la diaspora cercando un’opportunità di potere avere del cibo in tavola senza morire provando a sfamarsi; tutti quanti che osano alzare la voce e ribellarsi sono ancora vittime della Santa Inquisizione che non se ne è andata, è una storia che si ripete, solo cambiano i nomi, non esiste celebrare una data che racchiude abusi che sono diventati istituzionali, gli indigeni della America sono ancora sfruttati e nella scala sociale più bassa non permettendogli uscire del sistema e della povertà.

Ma comunque quello che non cambia è la voglia di lottare per i diritti e la terra che appartiene, difendere l’agricoltura, il pensiero libero, e la uniòn dei popoli, sono ben disposti anche a morire per restare lottando, ci ma adesso non sono da soli, ci sono anche tanti insieme a loro e si non smettiamo di fare rumore, di difendere quello che è giusto, possiamo fargli diventare più forti, quello non cambia mai. E portando questo pensiero avanti, si sono alcuni paesi, come l’Argentina che il 12 di Ottobre celebra il Giorno del Rispetto della Diversità culturale, hanno significato queste terribile passaggio della storia americana per esaltare l’importanza del sincretismo culturale, un processo che si porta avanti per approfittare del mestiere e riconosce che la trasculturalità è qualcosa che non ha mai smesso di esistere, la eredita  che si riscatta, anche noi migrante siamo capaci di dare a Italia in cambio della ospitalità, per arricchirla con la nostra cultura e riuscire a chiamarla casa.

Menu