Meglio conosciuto come Pape, l’artista incarna la tradizione dei griot: poeti e cantori che conservano la tradizione orale degli avi.
Il Griot. Nella cultura di alcuni popoli dell’africa occidentale, il griot (termine francese) è un poeta e cantore che svolge il ruolo di conservare la tradizione orale degli avi e, in alcuni contesti storici precoloniali, aveva anche il ruolo di interprete ed ambasciatore. Questa figura ha ancora una propria funzione nelle comunita dei paesi dell’africa occidentale sub-sahariana (Mali,Gambia,Senegal,Guinea e Burkina Faso), specialmente presso le popolazioni Mandè (Mandinka, Malinke, Bambara e altre), Fula, Hausa, Toucouleur, Wolof, Serèr e tra alcuni gruppi della Mauritania. La tradizione dei griot e delle griottes riguarda un mestiere che può essere praticato indistintamente sia dagli uomini che dalle donne. È nata e si è sviluppata in contesti storici privi di scrittura tant’è che il griot stesso era ed è considerato come il depositario della tradizione orale, colui che conosce la storia sin dal suo inizio. In genere il mestiere del griot si trasmette di padre in figlio ma con il passare dei secoli alcune storie africane sono andate perse proprio perché è mancata la parte scritta.
Mercoledì 9 ottobre abbiamo partecipato alla presentazione del terzo libro scritto proprio da un griot alla scuola dell’amministrazione del ministero dell’interno. Si tratta di Siriman Kanoute (detto Pape), il suo libro si intitola “ Le vie verso ard-al-agiaeb” (djigui). Abbiamo avuto una calorosa accoglienza da parte dello staff della struttura, un ambiente allegro e sopratutto divertente proprio perché dopo aver sentito i vari discorsi dei presidenti delle commissioni territoriali, è stato dato spazio a Pape di suonare con il suo gruppo musicale composto da 4 persone. Ovviamente non sono mancati gli strumenti musicali tradizionali come il kora suonato da Pape con una dimostrazione pazzesca di padronanza e il djembè suonato da un suo nipote e anche lui ci ha dimostrato di essere padrone del suo strumento. La presentazione è stata ripresa tutta interamente dall’equipe tecnica della scuola e trasmessa alla radio radicale per mandarla in onda.
Pape è nato a Koussanar, in Senegal, da una grande e importante tradizione di griot. Dopo la scuola superiore ha frequentato il conservatorio di musica di Dakar,per poi entrare a far parte come musicista di studio del golden Baoba di Francis Senghor, figlio del primo presidente del paese; poco dopo viene chiamato come sassofonista dall’orchestra nazionale del senegal,dove rimane dieci anni.
Nel 1993 insieme ad alcuni amici cantanti fonda il gruppo Africando, di fama internazionale. Nel 1995 decide di stabilirsi a Roma per diffondere la cultura e la musica Mandinga; qui fonda il gruppo Mande con il quale ha partecipato a numerosi festival estivi, trasmissioni radiofoniche e televisive della Rai, di Mediaset e del Vaticano.
Sassofonista, cantante e suonatore di kora, parla sette lingue e collabora con il ministero dell’interno come traduttore e interprete alla commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma. Storico e mediatore culturale, è stato invitato in tanti convegni e manifestazioni culturali e ha girato con la sua kora nelle scuole di ogni ordine e grado a raccontare la cultura del suo popolo. Dal 1995 ad oggi ha inciso cinque dischi (Kambalaba, Ndo, Kewoulo, Miriya e Madiba).
Molti griot contemporanei hanno sviluppato sopratutto l’aspetto musicale di quest’arte tradizionale, ottenendo considerevole successo anche in aree extra-africane. Pape oggi attraverso il suo dono musicale, la sua arte e la profonda conoscenza della cultura Italiana, è diventato come il ponte di collegamento fra la cultura dell’africa occidentale e quella Italiana. Infatti non è un caso che sia un personaggio molto conosciuto nella città di Roma.