La diminuzione dell’immigrazione clandestina provoca la rabbia degli ex trafficanti; In Niger, una legge votata nel 2015 che criminalizza i “Passeurs” provoca una protesta nel nord del paese. Alcuni trafficanti di esseri umani in cui la loro attivita era considerata legale si sono lamentati del calo drastico del loro guadagno. In Niger, in questi ultimi anni alcune misure anti immigrazione clandestina sono state prese e applicate. Di conseguenza il flusso migratorio verso la Libia sta diventando raro. Oramai tra i 5 e i 10.000 migranti passerebbero da quel paese ogni anno,contro i 100/150.000 prima del 2016 secondo le dichiarazione del presidente del Niger Mahamadou Issoufou. Sempre secondo il presidente del paese, questa è una buona notizia e si è congratulato all’inizio dell’anno per questa misura anti migranti che tra l’atro ha sostenuto l’EU.
Il governo di Niamey ha votato nel 2015 una legge che costituisce come crimine il traffico di esseri umani e punibile con la pena di 30 anni di carcere, questa legge ha lo scopo di scoraggiare i trafficanti e nello stesso momento le forze dell’ordine hanno moltiplicato le pattuglie nel deserto nella speranza di dissuadere i migranti. Se da una parte constatiamo l’entusiasmo di alcune persone e sopratutto della classe dirigente sia Africana che Europea, notiamo dall’altra parte la rabbia degli ex trafficanti della città di Agadez nel centro del paese che hanno visto il loro profitto frenare per colpa delle ultime politiche messe in atto. Un commerciante di taniche nella citta di Agadez ha dichiarato all’AFP,che non lavora più perche i migranti non passano. Quest’ultimo vendeva materiali utili a migliaia di migranti che passavano li per raggiungere le coste Libiche con la speranza d’imbarcarsi per l’europa. Commercianti di taniche ,ristoratori, passeurs tutti dichiarano che la situazione è una catastrofe, la catena della migrazione si sta spezzando e quindi la gente non ha più “lavoro”.
In Europa, la parola “Passeurs” o “Trafficante” è attribuita ai mafiosi impegnati nelle attivita illecite e violenti invece al contrario il lavoro di “passeurs” ad Agadez era considerato legale, si pagavano le tasse e si erano perfino creati il sindacato dei “trafficanti”.
Secondo il presidente dell’associazione degli ex passeurs in Niger, un migrante spende dai 200 ai 250 milla cfa a settimana (300 euro-350 euro) per mangiare,dormire e per il suo trasporto fino al suo arrivo in Libia. Una manna economica di cui i passeurs non beneficiano piu. Alcuni trafficanti hanno rilasciato la loro testimonianza: uno di loro ha dichiarato che a fine di ogni settimana, guadagnava 3 millioni cfa ( 4573 euro) facendo partire 13 veicoli di piccoli dimensioni con 31 persone a bordo e alcune volte faceva partire dei convogli di grandi dimensioni con 300 o 400 persone a bordo. Le lamentele non vengono solo dai singoli cittadini o trafficanti ma anche da qualche parlamentare della regione di Agadez; uno di loro ha dichiarato che il calo dei flussi migratori fa perdere millioni di cfa ai comuni della suddetta regione.
Sempre secondo le dichiarazioni di un ex passeur, L’EU e il governo Nigerino avevano promesso nel 2017 di aiutare economicamente dando 2286 euro ad ognuno dei passeurs, autisti, guide e ristoratori per facilitare il percorso di “reinserimento sociale” ma tutt’oggi solo 521 su 6565 sono stati aiutati.
Il governo Nigerino e L’UE devono mantenere la parola data ai passeurs e trafficanti altrimenti c’e rischio che la legge non venga piu rispettata. È da notare anche che da quando questa legge anti migranti è entrata in vigore, i migranti abbiano preso un rotta alternativa a quella vecchia prendendo un rischio enorme e piu pericoloso per entrare in Libia che tra l’altro non è piu un paese sicuro fin da quando è caduto il regime di Gueddaffi.