Signore e signori, state attenti ai vagabondi;
Artisti, rifugiati e altri seguaci delle rivoluzioni
Rubano la vostra terra natale, la vostra lingua, il vostro orizzonte
Prendono in giro la vostra capitale e delle leggi delle vostre nazioni,
Saltano sopra i meridiani, si avvicinano alle vostre case;
Già i vostri mari portano solo ondate di immigrazione,
E i vostri percorsi si riempiono di poeti in mancanza di ispirazione.
Si dice spesso che la mia arte disturba
Quando dico quello che penso
E quando penso a quello che dico
Nuance. È strano come cambiano i tempi
Si dice spesso che la mia arte sia pregiudizievole
Sono dichiarato colpevole di usare le mie parole come mi pare
Vice. Io che ho solo le parole come arma le affilo
Perché questa è la giustizia a cui aspiro
Si dice spesso che la mia arte mina l’autorità delle istituzioni
Libero, abuso della mia libertà di espressione
Con connotazione, lo slam è diventato sinonimo di ribellione
Si dice spesso che la mia arte non serve a niente
Si dice spesso che lo slammer non serve a niente
Questo è quello che dicono
Questi “signore e signora so tutto”
Chi sanno tutto ma niente
Andate a dirli che siamo tutti tranne niente.