Lunedì 16 marzo, un vasto incendio ha di nuovo colpito il campo profughi e migranti di “Moria” nell’isola Greca di Lesbo, si tratta dell’ennesimo incendio in pochi mesi. Nel rogo è morto un bambino di 6 anni, secondo una prima ricostruzione, mentre è stata aperta un’inchiesta che chiarirà la dinamica, il rogo che ha interessato la tendopoli è nato da una delle cucine di fortuna sparse per il campo dove all’interno il sovraffollamento e le condizioni di vita sono al limite della sopportazione. Questo secondo quanto riportano i media come ad esempio cnn e infomigrant.
Il campo di Moria, il piu grande d’Europa, è progettato per accogliere 3 mila persone. Dalla crisi migratoria del 2015 che ha coinvolto la Grecia, punto di partenza Europeo di quella che è stata poi ribattezzata rotta balcanica, la tendopoli ha presto superato la capienza massima, diventando sempre più luogo in cui le condizioni di vita dei migranti sono al limite della sopportazione, con mancanza di strutture, dei minimi standard sanitari, e nel quale sono rinchiusi anche circa 5 mila minori sottoposti a pressioni fisiche e psicologiche pesanti e in alcuni casi anche a soprusi. Ad oggi, con la nuova ondata di arrivi causata dalla decisione del presidente turco, Erdogan Tayyip di spedire decine di migiaia di migranti al confine con la Grecia, il campo profughi di Moria è arrivato a ospitare circa 20 mila persone.
Secondo la televisione pubblica Greca ERT, la vittima sarebbe “una ragazzina di sei anni”. La stessa fonte indica che il fuoco si sarebbe dichiarato nella cucina di un contener del campo. I pompieri hanno rapidamente domato il rogo e un inchiesta è aperto per stabilire la causa dell’incendio che fin’ora nessuno è al corrente. Dalle immagini diffuse dai varie media, si vede chiaramente una parte del campo andare a fuoco e un immensa sciata di fumo nero al di sopra dei della struttura e nello stesso momento si vede anche una massa di migranti scappare da li per mettersi al rimparo. In un messaggio di vicinanza, il ministro dell’immigrazione e dell’asilo ha detto; “ sono profondamente dispiaciuto di aver saputo del tragico evento in cui un bambino di sei anni ha perso la vita provocato da un incendio. Ci tengo ad indirizzare le mie sincere condoglianze alla sua famiglia.”
I medici senza frontiere a traverso twitter denunciano questo ennesimo evento tragico, l’ONG medicale sulla sua pagina twitter, ha lasciato intendere che si tratta di una situazione scandalosa visto la distanza dei tempi fra i roghi; solo due mesi e mezzo fa, c’era stato un rogo nel campo di “kara tepe” e 5 mesi fa nello stesso campo di Moria a settembre 2019 in cui erano morte due donne. Questi fatti possono avere un impatto serio sulla salute mentale e fisica delle persone all’interno dei campi che tral’altro è gia pericoloso viverci.