È l’uomo che guarda morire la metà dei suoi fratelli, che taglia gli ultimi alberi e marcisce l’atmosfera.
Sono quello che uccide per una credenza o un colore della pelle,
Il manifestante che piange sotto il gas lacrimogeno, l’innocente che singhiozza da solo nella parte inferiore della sua cella;
E quest’uomo che violenta con la punta del suo coltello;
Sono un pedofilo e un carnefice,
Questo tossicodipendente che vive solo per la sua prossima dose
Sono quel terrorista che esplode in metropolitana,
Questo politico che diffonde solo odio verso l’altro;
Il proiettile vagante,
L’artista che reinventa il mondo a modo suo;
Sono il presidente corrotto, il poliziotto che tortura,
Il militante che viene ucciso e il soldato che esegue;
Sono l’ospedale che si sbriciola sotto le bombe e quest’uomo che cammina da solo sulle macerie.
Ho denunciato i miei amici, ho tradito i miei compagni,
Ucciso mia figlia nel nome della tradizione,
Ho portato i miei vizi e le mie ferite alla generazione successiva
Mi sono avvicinato a quelli nell’ombra
Sono il migliore e il peggio: carnefice e vittima.
Ti ricordo che l’uomo discende bene e bello dalla scimmia, non dal saggio.
I nostri leader ascolteranno l’urlo dei più osteggiati nel mirino della sofferenza?