La quarantena di serie B: 30 migranti rinchiusi in un pullman per una settimana.

Udine 2020, i diritti degli accolti sono stati negati per l’ennesima volta in terra italiana. Niente servizi igienici, nessun posto in cui riposare dignitosamente e nessuna tutela. Questa è stata l’accoglienza di un paese che ha gestito nel modo più burbero persone con anime frammentate. Reduci delle proprie storie di sopravvivenza si sono ritrovati ammassati gli uni con gli altri circondati dall’occhio vigile del “Grande fratello” poliziesco. Controllati senza possibilità di uscita, la quarantena ha svelato la propria identità: nei mesi precedenti abbiamo vissuto sulla nostra pelle cosa significa essere rinchiusi in casa con i difetti di uno Stato che non si accorge delle fragilità che accomunano famiglie bisognose. La fame, l’istruzione, la perdita del lavoro sono solo poche caratteristiche che hanno accompagnato la chiusura del paese giorno per giorno ma immaginatevi di vivere all’interno di un pullman e di dover tacere, perché in fondo non siamo realmente tutti uguali come auspica la legge. Davanti al parco Sant’Osvaldo sono stati parcheggiati due bus in uno di questi erano presenti tre bambini ma non era presente la dignità: solo con la denuncia di varie associazioni i migranti sono stati trasferiti in strutture consone alla situazione. Per l’ennesima volta abbiamo avuto bisogno di un allarme per garantire il dovuto rispetto a chi si trova in difficoltà, la Prefettura ormai con si trova responsabile del trattamento che ha riservato ai migranti non considerandoli esseri umani. Con il Decreto Cura Italia del 17 Marzo 2020, il Prefetto può requisire strutture alberghiere aventi analoghe caratteristiche di idoneità per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria. Non si può giustificare in alcun modo questa gestione, non si tratta di ordine pubblico o sicurezza qui si è trattato semplicemente di inosservanza ai criteri fondamentali del diritto internazionale, comunitario e italiano. Bisogna sempre arrivare all’eccesso per avere la salvezza eppure la nostra vita vale quanto la loro. 

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