Scardiniamo il razzismo delle istituzioni

In Italia, esiste una categoria di cittadini “Italiani/e” senza cittadinanza che sono figli/e di immigrati nati o cresciuti sul suolo Italiano. Sono categorie che chiamerei “invisibili”. Visto il menefreghismo delle diverse parti politiche, questi figli/e nati da genitori stranieri intendono prendere il proprio destino in mano per combattere e ottenere il loro diritto attraverso il movimento “black lives matter” Italia. Le leggi Italiane sul concepimento della cittadinanza Italiana sono molto dure e i tempi di attesa sono ben 4 anni da quando fai richiesta per ottenere una risposta da parte delle amministrazioni competenti; che tu sia nato e cresciuto in Italia da genitori stranieri oppure che tu sia venuto in Italia fin da piccolo e quindi l’unico paese che conosci è l’Italia e parli perfettamente la lingua Italiana quanto un bambino nato da genitori Italiani, non ti da Diritto ad essere “cittadino Italiano”.

In una testimonianza raccolta da InfoMigrants, una ragazza di origini Albanesi ha raccontato: “ sono venuta in Italia da quando avevo 11 anni ed ora ne ho 30 ma fin’ora non ho la cittadinanza Italiana e mi devo battere al fianco dei miei fratelli e sorelle che sono nelle stesse condizioni mie per ottenere il nostro Diritto; anche se parliamo la stessa lingua, respiriamo la stessa aria, frequentiamo le stesse scuole, guardiamo stessi programmi televisivi e abbiamo gli stessi ricordi di quando eravamo piccoli, in poche parole abbiamo gli stessi abitudini, tutto questo non ci da diritto di essere cittadini a pieno regime”. La legge impone ingiustamente milioni di giovani/e Italiani senza cittadinanza a dover affrontare un percorso molto complicato per essere riconosciuti/e sulla carta “Italiani/e”, ad esempio i bambini/e nati da genitori stranieri dovono aspettare per legge il diciottesimo anno per poter fare la richiesta e aspettare con molta pazienza una eventuale risposta delle amministrazioni. Dopo aver aspettato tanti anni non ti garantisce il concepimento e può essere rifiutato nel caso in cui il periodo di residenza durante l’adolescenza s’interrompe per qualche tempo.

La legge è ancora più dura per i bambini/e nati nei paesi stranieri da genitori extracomunitari per ottenere la cittadinanza Italiana; Questi ultimi devono passare per una procedura simile a quella della naturalizzazione che dura tantissimi anni e non ti da la certezza di ottenerla. Filippo Miraglia, responsabile delle questioni di migrazioni e d’asilo presso l’associazione ARCI, ha lasciato intendere a infomigrants “la legge sul concepimento della cittadinanza risale a 1992 ed è assolutamente antiquato”. La naturalizzazione si ottiene dopo 10 anni di residenza legale senza interruzione sul territorio Italiano e non bastano ovviamente devi dimostrare un reddito di almeno 8.500 euro per gli ultimi 3 anni scorsi. “Tutto questo non ti garantisce una risposta positiva. Perché la decisione è presa alla discrezione dell’amministrazione durante una valutazione individuale”, continua sempre Filippo nel suo racconto.

“prima si poteva chiedere spiegazioni in caso di risposta negativa, ma ora non è piu possibile da quando l’ex Ministro degli interni Matteo Salvini ha cambiato alcune norme con il decreto sicurezza sul concepimento della cittadinanza.

Il movimento “black lives matter Italia”, promuoverà inoltre una manifestazione domani giovedì 24 settembre alle ore 18 in Largo Spartaco, dove anche noi del BlackPost daremo il nostro contributo i per far sentire la nostra voce alle diverse parti politiche affinché possano prendere decisioni e concrete e far uscire dal totale buio milioni di ragazzi/e che si sentono ignorati e marginalizzati dalle istituzioni.

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