È successo un’altra volta.
In un campo da calcio, in Francia, il giocatore Neymar viene bullizzato schifosamente con insulti razzisti da un suo avversario. Il calcio, che si presenta come una vetrina multicolore e multietnica, viene sporcato puntualmente da bulli e vigliacchi razzisti, gente che esce da casa molto probabilmente accompagnati dai propri figli, con l’unico scopo di fare del male ai propri simili e senza voglia di vivere e condividere momenti belli e speciali con gli altri. Ma la cosa più grave è sentire uno sportivo minimizzare il proprio avversario di gioco, con insulti a dir poco vergognosi e a pensare che più volte abbiamo assistito a questi tipi di attacchi anche da alcuni tifosi, se così possiamo chiamarli, persone che non sanno di chi sono figli, molto probabilmente non sanno nemmeno che potrebbero avere nella loro genealogia un parente diverso o meglio anche nero.
È pazzesco quanto l’essere umano possa cadere più in basso delle sue proprie feci. L’unico rimedio sarebbe quello di rimetterli sui banchi di scuola e imparargli la vera storia dell’uomo, perché non si puoi rispondere alla violenza con la violenza, ma all’ignoranza e arroganza sarebbe più opportuno rispondere con la cultura.
VOI bulli razzisti classisti, arronganti acculturati, nella vostra scuola di pensiero non vi hanno detto che se i neri sono scimmie tu che sei bianco a quale animale ti associ?
Sarebbe a dire, che VOI persone razziste, nelle vostre teste una scimmia non deve essere rispettata neanche come un animale, eppure è una vostra discendenza e vi somiglia, avreste dunque così insultato voi stessi o ucciso voi stessi. Dovreste allora osservare bene la scimmia, perché l’unica cosa che le manca è la parola… Ma è meglio non l’abbia la parola che averla e usarla per insultare o uccidere il suo simile. Sappiate dunque, che nella scuola di noi altra gente, con una coscienza ci insegnano che siamo esseri viventi tutti, indipendentemente dal colore della pelle, dall’orientamento sessuale, dalla religione, dal Partito politico, dagli handicap, siamo tutti esseri viventi, cioè uguali. Tutte le campagne contro le razzefobie non sono servite a svegliare le coscienze, non puoi amare sinceramente i tuoi figli, tua moglie, i tuoi parenti e i tuoi amici se odi il tuo simile di qualunque natura e se non ami gli altri non puoi amare neanche te stesso perché insultando gli altri, ti insulti da solo, perché tra te e gli altri c’è solo una cosa che vi divide: L’INTELLIGENZA
Onore a tutte le vittime derise e bullizzate da gente insicura, con un pensiero dal profondo del cuore per il piccollo Willy Duarte.