La colpa dei padri ricade sui figli Figli svogliati e incazzati
Figli studiosi , nei primati, Figli falliti (dicono) e ambiziosi Che poi i padri sono i figli Che hanno avuto altri padri. Padri lavoratori , Padri ladri o imprenditori
Padri ricchi, poveri e scalatori sociali
Padri onesti e padri che leggono i giornali
Non vi è una logica in tutto ciò,
È colpa della storia, (qualcuno dice)
Che in certi casi è una carogna
Che gira che te rigira è come l’iva
Ricade sull’ultimo consumatore.
Poi sia il padre e sia il figlio.
Di consumatore in consumatore
Cercano il colpevole in ogni dove
Quando poi l’errore che commettono
È quello dell’incolpare .
La colpa non è dei padri
La colpa non è dei figli
La colpa non è della storia
Niente e nessuno ha colpe in questo binomio.
Ognuno di noi alla fine disegna.
Si, disegna con un pennello invisibile il sentiero su cui cammina. Nessuna circostanza è potente,
Quanto è potente il pennello invisibile Con cui dipingiamo la nostra vita.
Se si dipinge un sentiero nero
È inutile aspettarsi un arcobaleno .
Quindi coloriamo senza basarci sul passato
O meglio, coloriamo con i nostri colori
Ogni giorno nuovi colori ,
Con cui si può colorare punti nel passato Ormai sbiaditi e scoloriti. La colpa è nostra ,
Che abbiamo paura.