Rosa Parks, la madre del movimento per i diritti civili

Il primo dicembre del 1955 Rosa Parks, donna afroamericana si rifiutò di cedere il suo posto su un autobus ad una persona bianca in Alabama.

Sdoganando la morale del paese più democratico al mondo, lei riuscì a dare vita a quella che si può definire l’inizio della lotta per i diritti civili. Pioniera di vari movimenti a tutela degli afroamericani, non solo una sarta come è stato ricordato questi anni.

Le regole le conoscevano tutti, i neri potevano sedersi dietro e i bianchi davanti. Se i posti venivano a mancare, la priorità andava ai bianchi.

Per Rosa Parks era arrivato il momento di alzarsi e farsi valere, semplicemente sedendosi. Per non aver ceduto al razzismo e nemmeno il suo posto, fu arrestata e portata in carcere con l’accusa di non aver rispettato il divieto che obbligava i neri a cedere il proprio posto ai bianchi nei settori “comuni” degli autobus.


Martin Luther King quella stessa notte insieme ad altri leader afroamericani avvia una serie di proteste, tra queste il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, affinché fosse cancellata una norma odiosa e discriminatoria che comprometteva persino la possibilità di sedersi, come gli altri, su un autobus.

La politica di segregazione nelle regioni meridionali degli Usa era un’eredità dello schiavismo in vigore fino al 1865, anno in cui venne abolito dal XIII emendamento alla Costituzione. Da quel momento in poi, nel Sud connotato da un forte razzismo (al contrario del Nord, i cui Stati furono i paladini dell’abolizionismo) presero forma alcune norme locali, dette “leggi Jim Crow” (nomignolo dispregiativo usato per indicare gli afroamericani) che diedero vita a un sistema in cui i neri erano considerati “separate but equal”, “separati ma uguali”: gli afroamericani erano confinati in appositi settori, non solo sui mezzi di trasporto, ma in tutti i luoghi pubblici. Vittime di continue umiliazioni, lasciati soli e pronti a difendersi autonomamente poiché per loro lo Stato era inesistente. Venivano tagliati fuori dalle scuole migliori e da molte professioni, oltre ad avere salari inferiori ai bianchi. Ogni Stato elaborava, inoltre, cavillosi espedienti per impedire loro di votare (il pieno diritto al voto arriverà solo nel 1965 con il Voting Rights Act, che insieme al Civil Rights Act abrogò le Jim Crow laws).

Rosa muore a Detroit lunedì 24 ottobre 2005.


Passa alla storia come The Mother of the Civil Rights movement e la Casa Bianca ospita le sue spoglie con tutti gli onori.

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