La Comunità Internazionale scarica i migranti in Mali

In Burkina Faso, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), l’Unione europea e il governo hanno appena lanciato la costruzione di un centro di accoglienza per i migranti in transito nel paese o che sono tornati. Il paese si ritrova a dover far fronte a delle difficoltà nella presa in carico dei migranti.

Il centro è composto da diversi alloggi, un edificio per infermieri e un locale amministrativo per la sua prima fase; questo centro accoglierà i migranti obbligati a interrompere il loro viaggio per diversi motivi contro la loro volontà. Potranno essere assistiti nella realizzazione delle formalità necessarie per raggiungere il loro paese di origine o ammortizzare il loro reinserimento sociale per quelli nazionali.
“il ritorno è spesso doloroso e quelli che sono burkinabé potranno essere eventualmente distribuiti all’interno del paese, quelli invece in transito potranno raggiungere il loro paese”, ha spiegato in una dichiarazione il Ministro dell’amministrazione del territorio simeon Sawadogo.

Da settembre del 2017, l’organizzazione internazionale per le migrazioni ha portato assistanza a più di 850 migranti vulnerabili stranieri in transito e 2800 Burkinabé tornati attraverso l’Iniziativa congiunta Unione europea OIM per la protezione e il reinserimento dei migranti.

“Hanno bisogno di sostegno psicho sociale sopratutto quelli che tornano dalla mediterranea o dai paesi nei quali sono stati vittime di violazioni dei loro diritti piu fondamentali. In oltre è necessario che riescono a ricevere appena tornati le informazioni riguardo le possibilità di reinserimento sociale”, ha lasciato intendere Aissatou Guisse Kaspar capo di missione dell’OIM in burkina faso.

Questo centro ospiterà tanti laboratori di formazione per il reinserimento professionale dei migranti tornati in patria e avrà un costo di circa 1,41 miliardi di franco CFA.

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