L’anno 2020 ci porta via anche Agitu Gudeta, la rifugiata 42enne Etiope e simbolo dell’integrazione grazie al successo della fattoria biologica “capra felice”; 11 ettari e 84 capre indigeni nella valle dei Mocheni nella regione del trentino. Agitu è stata ritrovata morta nella sua abitazione a Frassilongo.
Secondo le prime informazione, si tratta di omicidio. Sul corpo della donna, si nuotano segni di ferite provocati da uno o piu atti violenti come colpi di martello. Un suo dipendente avrebbe confessato l’omicidio secondo le ultime notizie, si tratta dell’ennesimo femminicidio.
La donna è stata ritrovata morta nella sua camera da letto dai vicini di casa allertati da una conoscenza della donna che si era preoccupata perche non si era presentata a un appuntamento.
I carabinieri si sono precipitati nella casa insieme al magistrato e il medico legale per chiarire le cause della morte. I primi risultati non mostrano alcun segno di forzatura per entrare nella abitazione. Circa due anni fa, Agitu aveva ricevute minace e subito attacchi razzisti della parte di un uomo che vive in una capanna vicino la casa della pastora delle capre felici. L’uomo in questione gli aveva urlato “sporca negra, te ne devi andare via da qui. Qui non hai un posto”
A gennaio scorso, l’autore delle violenze che aveva attaccato anche un ragazzo Maliano aiutante della donna, è stato condannato a 9 mesi per lesioni dal tribunale di Trento contrariamente all’accusa che voleva una condanna su molestie visando una discriminazione razziale.
Agitu era nata ad Addis Abeba nel 1978 in Etiopia e aveva ottenuto il suo Dottorato in Sociologia all’Università di Trento. Era ritornata nel suo paese nel 2010 ma a causa del conflitto interno la donna è tornata in Italia nel Trentino dove ha fondato la sua azienda basata su prodotti biologici.
La donna aveva scritto sul suo profilo Facebook: “Auguri di buon Natale a chi viene dal sud, buon natale a voi del nord, buon natale a voi che venite dal mare, buon natale buon natale per una nuova visione e una nuova coscienza nei nostri cuori.”