L’estetica contemporanea

L’apparenza estetica;

Nella fluidità contemporanea, l’esteriorità dell’essere sembra ormai regnare.

La bellezza sembra passare per la via del sacrificio non più appartenere a madre natura.

Un tempo, nell’Ottocento, la bellezza era rappresentata dall’opulenza ora dalla privazione!

In questo mondo interconnesso l’orientale vuole il taglio degli occhi dell’occidentale e questo vuole avere le protuberanze africane se non fosse che quest’ultimo vorrebbe la melanina ed i cappelli lisci del suo occidente, Sud America.

La provvidenza sembra non avere più valore e lascia spazio all’artefatto.

La conoscenza non è più contemplazione ma rinuncia ignobile del sacro.

La bellezza sembra essersi impossessata dell’auspicabile anziché all’essere.

Il cielo, le stelle, l’orizzonte sembrano una bramosia del passato ed il superfluo sembra regnare il contemporaneo.

La città è concentrazione… nella periferia vi è più spazio, aumentano le possibilità delle contraddizioni.

La citta è adulta la periferia è figlia.

Ed ora a noi, il destino, l’eredità che vogliamo lasciare.

Menu