Faccio questo articolo per riallacciarmi a degli articoli precedenti riguardo gli abusi culturali eseguiti su bambine soprattutto di origini africana e non solo, pratica emigrata assieme alle persone stesse, anche nei paesi occidentali.
Voglio parlare della breast ironing.
Che cos’è dunque questa pratica:
Ha origini africane prevalentemente in Camerun, poi si espande in altri paesi del continente, Kenya, Zimbabwe, Costa d’Avorio, Sudafrica, Benin, Togo e soprattutto altri paesi della costa occidentale, nonché paesi di cultura africana dell’America Latina. Attualmente sbarcata anche in Europa e dalle ultime notizie questa pratica sembra che si stia radicando in Inghilterra, dove circa già da due anni, sono state scoperte parecchie bambine sottoposte a questo metodo. Visto che l’Inghilterra è molto liberale con la conservazione delle culture dei popoli, non è stata molto presa in considerazione come pericolosa, nonostante sia una pratica alla pari delle mutilazioni genitali.
La breast ironing viene ideata per evitare che le bambine in età adolescenziale vengano attenzionate e stuprate dagli uomini ed evitare anche gravidanze indesiderate che possano infangare l’onore della famiglia, o che impedirebbe alle ragazze di proseguire gli studi.
Colpisce quella parte del corpo che per prima in un’adolescente è in evidenza, cioè il seno. Tale pratica è effettuata solitamente tra le mura domestiche, dalle donne adulte della famiglia. Durante il primo sviluppo del seno, per mezzo di pietre calde, ferri e foglie scaldate e altri oggetti ritenuti adatti allo scopo, il seno viene massaggiato comprimendolo fino a lacerarne i tessuti interni. La pratica viene ripetuta più volte fino ad ottenere l’effetto desiderato e fasciandolo stretto con bende per evitarne la crescita.
È una pratica anche essa paragonata alla mutilazione genitale, molto dolorosa, anche sotto il profilo psicologico, non permettendo anche lo sviluppo della femminilità che può portare come conseguenza fisica fino allo sviluppo di tumori, cisti, impossibilità di allattamento, infezioni del seno, formazioni di ascessi e malformazioni, con uno spettro di casistiche più o meno gravi a seconda delle modalità e degli strumenti usati.
Stando ai report dell’ONU, sono altre 4 milioni le vittime nel mondo. I casi scoperti in Inghilterra sono oltre 1000. Un numero destinato a salire se non si prendono provvedimenti, essendo una pratica poco conosciuta dall’opinione pubblica, ma che purtroppo esiste deve uscire sempre più allo scoperto, al fine di informare le persone il più possibile, per cercare di educare soprattutto le nuove generazioni al fine che queste barbare pratiche possano sparire.
