Un’altra tragedia nel Mar Mediterraneo. Secondo Alarm Phone almeno 60 migranti sono morti annegati nel mare dopo che la loro imbarcazione ha preso fuoco. Giovedi 18 marzo scorso secondo la piattaforma che aiuta i migranti in pericolo di vita in mezzo al mare, sono morte una sessantina di persone che erano in viaggio nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.
“Giovedi 18 marzo, una tragedia è successo non lontano dalle coste libiche.” In un comunicato pubblicato lunedi 22 marzo, la piattaforma d’aiuto ai migranti in difficoltà nel mare ha annunciato la scomparsa di almeno 60 migranti nel Mediterraneo.
Secondo l’organizzazione, che si basa sulle testimonianze di alcuni sopravvissuti, il motore della loro imbarcazione ha preso fuoco in mezzo al mare fra la notte di mercoledì 17 e giovedì 18 marzo qualche ora dopo la partenza dalla città di Zouhara in Libia. “Il capitano del barcone ha usato un accendino per vedere il motore e il carburante, ha preso fuoco. Così una parte dei migranti è saltata in acqua per evitare di essere bruciata e non è stato possibile per loro raggiungere il barcone”, ha raccontato uno dei superstiti.
I naufragati nel panico, avevano contattato Alarm Phone verso le ore 2:30 del mattino che ha sua volta ha allertato le autorità competenti e la nave umanitaria Ocean Viking. Alarm Phone fa sapere che i centri di coordinamento dei soccorsi in mare italiani e maltesi hanno interrotto le chiamate delle rispettive squadre e non hanno risposto a ulteriori chiamate. Le autorità libiche, per quanto le riguarda, non hanno semplicemente risposto al telefono.
I migranti hanno tentato più volte disperatamente di contattare al telefono i diversi centri di coordinamento responsabili della zona marittima. I sopravvissuti raccontano di aver chiamato le autorità italiane almeno 20 volte. “Durante l’ultima chiamata abbiamo chiesto il numero della Guardia costiera libica ma hanno rifiutato di darcelo.”
Intorno alle 45 persone sono state finalmente soccorse nel mattino dai pescatori e trasferiti su una nave della Guardia costiera libica. 5 corpi senza vita sono stati recuperati dai migranti e messi a bordo della nave.
Dall’inizio dell’anno, almeno 230 migranti sono morti nel Mediterraneo centrale secondo alcuni numeri dell’Organizzazione internazionale per i migranti (OIM). Questi numeri potrebbero essere più elevati, visto i naufragi invisibili di cui nessuno è a conoscenza soprattutto perché le navi umanitarie sono assenti nella zona di ricerca e di salvataggio.