Non voglio più apparire ma manifestarmi

Perdutamente mi son ritrovato, ho imparato a strillare in silenzio.
In un mondo sordo ed anestetizzato dalla frenesia contemporanea, sento l’esigenza di esplicitarmi.
Non voglio più confondermi dietro il telo della eterogeneità uniformante.
Sento più che mai l’urgenza di emergere dall’anonimato, non soffro più l’esigenza dell’approvazione.
Voglio misurami per i miei limiti, non voglio più apparire ma manifestarmi!!
Preferisco essere giudicato per quello che sono, non voglio essere più rappresentato per quello che appaio.

Voglio essere divorato nel giudizio, non mi calza più la gratificante clemenza della nicchia.
Che l’azzurro del cielo ci rifletta e ci sia clemente, ed il tormento interlocutorio ne sia consigliere.

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