Martedì 30 marzo 2021, un’importante indagine dell’ONU ha concluso che un bombardamento dell’esercito francese presente sul territorio del Mali aveva ucciso 19 persone civili nel gennaio scorso. Ne parlano tanti giornali e media internazionali come RFI (Radio france internationale) e France 24. Vediamo nel dettaglio cosa è successo:
Secondo le informazioni riportate dai giornali sopracitati, un centinaio di civili che partecipavano ad un matrimonio non lontano della città di Bounti in Mali, sono stati mirati e bombardati dall’esercito francese “il barkhane”. In mezzo alla folla partecipante al matrimonio, 5 persone armate si sarebbero mischiate.
I fatti riportano al 3 gennaio scorso. L’indagine delle Nazioni Unite ha fatto sapere che i militari del barhkane hanno sganciato una bomba sulla popolazione civile uccidendo 19 persone. L’inchiesta ha chiarito che non erano presenti solo jihadisti come aveva sostenuto le autorità parigine.
Al termine dell’inchiesta, portata avanti dalla divisione dei diritti dell’uomo della missione dell’ONU in Mali (MINUSMA), sostenuta dalla polizia scientifica delle Nazioni Unite, la MINUSMA è in grado di confermare la tenuta della celebrazione di un matrimonio che aveva radunato sul posto del bombardamento un centinaio di civili fra cui erano presenti anche 5 persone armate, membri presunti della “Katiba serma”. La Katiba serma è affiliata al gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani, alleanza jihaddista e affiliata ad al-Qaeda.
Il gruppo di persone bombardato era composto in maggioranza di civili che erano anche persone protette contro gli attacchi sotto la legge internazionale del diritto internazionale umanitario, ha sottolineato la MINUSMA.
La MINUSMA raccomanda le autorità maliane e francesi di condurre “un inchiesta indipendente, credibile e trasparente”. Sostiene di esaminare i processi legati ai bombardamenti e propone anche di modificarli se necessario. Raccomanda anche alle autorità francesi e maliane di cercare di stabilire le responsabilità e concedere una riparazione alle vittime e ai loro familiari.
