Il presidente del Ciad, Idriss Déby Itno, all’età di 68 anni è stato ucciso durante un combattimento contro i ribelli. Idriss Déby Itno era capo dello stato dal 1990, dopo il colpo di stato contro il dittatore Hissène Habré. Dall’inizio del suo governo è stato rieletto per 6 mandati ed è scampando a diversi tentativi di colpo di stato, costanti ribellioni della popolazione in quanto accusato di corruzione e sospettato di assassinio dei suoi avversari.
La sua morte avviene nel nord del paese durante un’operazione militare contro gli stessi ribelli, come dichiara il portavoce del governo Azem Bermando Aguona. Alla guida del paese subentra suo figlio di soli 37 anni con esperienza come generale comandante della guardia presidenziale con 4 stelle.
Nei paesi africani con regimi presidenziali di dubbia democraticità, scarseggia la libertà del popolo di poter eleggere pacificamente il loro presidente. La stragrande maggioranza dei presidenti africani non viene eletta democraticamente. Le elezioni spesso sono pilotate ed appoggiate da alcuni paesi occidentali. I Leader rimangono così come su un trono per anni a discapito delle loro popolazione stremate e sopraffatte dalla fame, guerre e povertà, fino a che non vengono deposti da un colpo di stato, o cacciati dalla popolazione dopo estenuanti guerre civili.
Il Ciad è uno stato africano centro settentrionale. È un territorio vasto che si estende tra il lago Ciad, il Niger, il Camerun, l’ovest della Libia, il Sudan da nord e la Repubblica Centrafricana da sud. La stragrande maggioranza della popolazione è sudanese, Fulbè e sono presenti anche popolazioni arabizzate. Il 54 per cento della popolazione è musulmana, il 36 per cento è cristiana protestante e cattolica e il restante 10 per cento crede nelle varie religioni minori.
Nel 1960, il paese conquista la sua indipendenza, affrontando da subito una situazione geopolitica complicata per le continue guerre civili fra il nord musulmano e il sud cristianizzato. Quello è un conflitto complesso che né gli interventi militari né la diplomazia francese sono riusciti risolvere.
Visto l’andamento del paese molto arretrato sotto un profilo di sviluppo democratico dettato anche dalle guerre civili che da anni continuava a stremare la popolazione. Dal 1996 viene cambiata più volte la costituzione. È stato approvato un emendamento, nel 2005, che dichiara quanto segue: il Ciad è una Repubblica ed il Presidente deve essere eletto a suffragio ogni 5 anni. Il Ciad è vittima delle guerre del malgoverno, della colonizzazione e della sua posizione geografica. Con difficoltà riesce appena a sviluppare le vie di comunicazione fondamentali per lo sviluppo dei traffici interni e internazionali, aggravati dalle intemperie e dalle siccità sul territorio. Tutte queste condizioni hanno influito su un bilancio socioeconomico negativo allo sviluppo del paese e una precarietà che produce ripercussioni sulle popolazioni non indifferenti che hanno portato il Pil pro capite a 8,62$ nel 2008 classificandosi così come uno tra gli stati più poveri del mondo.