L’Omicidio di Idriss Déby e le dinamiche nella zona

Il presidente neoeletto ciadiano, il maresciallo Idriss Déby Itno è stato ucciso un giorno dopo la sua riellezione per il sesto mandato. Sono passati 30 anni dopo il colpo di stato contro Hissène Habré, presidente del Ciad dal 1982 al 1990, condannato per crimini contro l’umanità.

È stato ucciso dai ribelli “Front pour l’Alternance et la Concorde au Tchad”, ex combattenti del connello Gheddafi scappati in Libia dopo il colpo di stato del ’90. Dopo la caduta del colonello avevano come obbiettivo quello di deporre Déby. Sono arrivati dalla Libia collocandosi nel nord del Ciad, nella provincia di Fezzan.

Con il sostegno di Parigi, Déby resta al potere per 30 anni. Non è strano che le dichiarazioni di Parigi violino la costituzione che prevede, in caso di morte o vacanza di potere, che sia il presidente dell’assemblea a sostituire il presidente della repubblica. Parigi, invece, porta il suo sostegno al figlio golpista di Déby.

I militari sciolgono la costituzione, assicurano Parigi di seguire la scia dell’ex presidente Déby. Quando durerà questa ingerenza nella politica africana.

Deby aveva 30 membri della sua famiglia, figli, fratelli e cugini, negli incarichi strategici del potere. Certamente ha giocato un ruolo molto importante nella lotta contro gli estremisti nel Sahel.

È stato ucciso dai ribelli nel campo di battaglia. Non neghiamo la sua lotta contro il terrorismo nel Sahel, e soprattutto in Mali, dove sono caduti una cinquantina dei suoi soldati.

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