Quanti cuori abbiamo?
Rotti, spezzati, ricomposti
Quanti di nuovi, speranzosi e volenterosi?
Quante volte ancora daremo ragione a questi cuori inaffidabili, inafferrabili, incontrollabili?
Quante volte ricominceremo, spereremo, riproveremo?
Quante volte ancora
Rideremo, piangeremo
E poi non capendo urleremo
Calpesteremo cuori o li rovineremo?
Vi è forse un numero esatto?
Penso di no.
Forse del cuore non si sa nulla
Come dell’infinito, per questa ragione.
Non vi è un numero esatto.
Penseremo di essere arrivati in cima
Ma si sa che una volta in cima, si scende,
E via, con un nuovo giro, un’altra corsa,
Un’altra gioia, un altro dolore, un’ altra carezza che penseremo fosse infinita, ma non lo sarà.
Oppure si?
Chi lo decide? Chi lo stabilisce? Chi ci crede?
Quanti cuori abbiamo?
Quante opportunità abbiamo?
Quante ne sprechiamo?
Ma è vero che le sprechiamo?
Ma come si fa a capire cos’è il cuore?
Come ci si fa a parlare?
Perché dovete sapere che ci parla.
Si, ci parla.
Ma ha un linguaggio tutto suo.
Solo chi sa ascoltare attentamente, riesce a capire qualcosa.
Ma io lo ascolto? Lo capisco?
Tu che leggi, lo ascolti? Lo capisci?
La vita è una domanda continua,
Ma le più belle,
le più pragmatiche, le più strane
Piene di sensazioni, emozioni e vita,
Ci arrivano da lì.
Dal cuore.
