Il mercenario francese arrestato in Repubblica Centrafricana

Chi è Remy, il mercenario francese arrestato in Repubblica Centrafricana a “Bangui”? Era il nuovo Bob Dinard francese in Africa?

Remy, è un militare dell’esercito che nel 2013, quando il Mali viene occupato dai terroristi arrivati dalla Libia dopo la distruzione della Libia, arriva in Mali poi in Burkina Faso con l’Operazione “Serval” attuale “Barkhane” che opera nel Sahel per la formazione dei soldati maliani “antiterrorismo” fino metà 2014. 

Una settimana fa è stato arrestato a “Bangui” nella capitale della Repubblica Centrafricana con un arsenale militare.
La destabilizzazione in atto dimostra chiaramente la ruttora della cooperazione militare con la Francia del nuovo presidente democraticamente eletto. Infatti il presidente ha giudicato inutile la presenza militare francese delle basi che hanno un costo di quasi un milione di euro al giorno e che non hanno portato stabilità, ma hanno invece peggiorato la situazione. 

Un paese con 4.500.000 di abitanti su una superficie di 623.000 km2.  In dieci anni, una somma del genere avrebbe garantito una vita dignitosa, avrebbero garantito la costruzione di scuole, di ospedali ovunque e sarebbe servita a sfamare tutta la popolazione. 

Tutta la degradazione verificatasi è stata causata dalla corsa ai diamanti, risorsa naturale del paese. Poca importanza ha avuto la sofferenza causata alle persone, ai bambini trasformati in soldati ecc…  La democrazia esiste solo a casa propria.

La democrazia non è tale se cerca di fare fuori un presidente eletto democraticamente dal popolo. Non è tale se rifiuta di riconoscere i risultati di questa elezione dovuta all’opposizione del presidente francese, alla loro politica nel suo paese. Alla fine Macron dichiara un sentimento anti francese in Africa.

Non abbiamo niente contro il popolo ma non possiamo più tollerare l’ingerenza delle istituzioni francesi se un francese vede in questo un sentimento anti francese, mi sta molto bene. 

“Questi sono i rapporti amorevoli” cit. Macron. Ma sembra solo un tiratore di lite. Non siamo in un film Hollywoodiano ma nel bel mezzo di un teatro d’orrore dell’opera francese.

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