Il sogno, dalla speranza alla morte

A questa sorella sconosciuta che è morta cercando di vivere…

Ha lasciato il suo villaggio con un sorriso e i suoi genitori con le lacrime.
Sua madre lo abbracciò forte e gli disse: “Sii forte figlia mia, lo sai quanto ti amo, torna presto da me…”
Poi partì per l’ignoto, per una terra che si diceva ricca di umanità e progresso;
Voleva sfuggire alla miseria per tornare a se stessa con un po’ più di luce.
Poi se ne andò, verso l’ignoto…
Credeva di prendere le strade del paradiso, è atterrata all’inferno.
Si è imbarcata con estranei, ha pagato a caro prezzo la traversata;
Credeva di comprare un biglietto per la felicità ed è salita sul treno della morte.
Figlia del caldo, non conosceva il freddo, figlia del deserto, non conosceva il mare, figlia della terra, non sapeva nuotare.
Intrappolata tra cielo e mare, c’è stata un’onda terribile, e la barca si è ribaltata, è caduta in acque profonde.
Figlia delle pianure, non sapeva nuotare.
Nella sua angoscia, lottando disperatamente, pensava al suo villaggio, ai suoi fratelli e sorelle, ai suoi amici, a suo padre e soprattutto a sua madre.
Nel suo ultimo respiro, ha avuto qualche lacrima e ha detto, soffocando: “Perdonami mamma, non sono stata in grado di aiutarti e sto morendo senza vederti più.”
Povera… era più difficile di quanto pensasse, la fortezza Europa era inaccessibile.
Che destino! Nacque nelle terre aride e morì in mare aperto.
È morta a causa di un mondo spietato, è morta a causa di un sistema omicida, è morta con la voglia di vivere…

Omaggio a te, sconosciuta eroina dei tempi moderni!

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