Due grandi trafficanti di esseri umani arrestati in Libia

Le autorità libiche, lo scorso fine settimana, hanno proceduto all’arresto di due presunti trafficanti di migranti. Uno è accusato di aver detenuto e torturato alcuni rifugiati egiziani, l’altro è un cittadino somalo accusato di aver ucciso una decina di migranti.

L’ufficio del procuratore generale della Libia ha annunciato, domenica 12 settembre, l’arresto di un presunto torturatore e trafficante. L’uomo è molto conosciuto sui social con il nome di “Haj Hakeem”. Torturava i migranti detenuti in cambio di un riscatto. Secondo un comunicato, Haj è anche accusato di traffico di essere umani, e di aver coordinato una recente traversata del Mediterraneo.

Secondo l’agenzia AP, alcune foto mostrerebbero gli sfollati egiziani semi-nudi e con le mani legate dietro la schiena. Almeno tre persone incappucciate gli avrebbero picchiati brutalmente e torturati.

Il secondo trafficante di origini somale, invece, è stato arrestato questo weekend. Quest’ultimo si fa chiamare “Hassan Qeidi”, le autorità libiche lo accusano di essere alla guida di una rete di traffico di esseri umani all’interno e all’esterno della Libia. Altri capi di accusa molto gravi pesano nei suoi confronti. “Hassan”, secondo le autorità del paese, avrebbe assassinato alcune decine di migranti, abusato sessualmente alcune donne e maltrattato alcuni rifugiati provenienti dall’Egitto per ottenere un riscatto dalle loro famiglie.

A giugno 2021, altri due torturatori di origini eritree sono stati condannati da un tribunale di Addis-Abeba per aver affamato e torturato migliaia di migranti in Libia. Il primo è stato condannato all’ergastolo ma poi è riuscito ad evadere nel bel mezzo del processo. Il secondo, invece, è stato condannato a 18 anni di carcere.

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