Il Mali cambia strategia nella lotta contro i terroristi

Lunedì mattina la ministra francese della Difesa, Florence Parly, si è recata in Mali per chiedere alle autorità del Paese di rinunciare al suo progetto in corso con l’esercito mercenario russo Wagner. Mentre la Francia riduce la sua presenza militare nel paese dell’Africa occidentale, le autorità di Bamak prevedono di fare un accordo con la società paramilitare russa. Proprio per questo motivo la Francia ha deciso di mandare la sua ministra in Mali per provare a far cambiare idea ai militari al potere.

La decisione delle autorità maliane di cooperare con i mercenari russi per lottare contro il terrorismo, ormai diventato il cancro del paese, ha provocato delle tensioni con le autorità francesi. Ai microfoni dell’AFP, prima di incontrare il ministro maliano, il colonello Sadio Camara, la ministra ha dichiarato: “Il mio obiettivo è quello di riuscire a chiarire la posizione delle autorità del Mali e di reintegrare dei messaggi”…”Non potremo coabitare con dei mercenari”.

Usare Wagner per formare le forze armate maliane e assicurare la protezione dei dirigenti sarebbe “incompatibile” con il mantenimento in Mali delle truppe francesi, che combattono da 8 anni i jihadisti nel Sahel, aveva già prevenuto martedì scorso il capo della diplomazia francese, Jean-Yves Le Drian.

Il governo maliano ha replicato domenica scorsa in un comunicato che non permetterebbe a nessuno stato di fare le scelte al suo posto e non si parla neanche di decidere con quale alleato può cooperare o non. “Ci sono dei partners che hanno deciso di lasciare il Mali per andare in altri paesi e ci sono delle zone abbandonate”, aveva detto giovedì il primo ministro Choguel Kokalla Maiga.

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