Sista Awa, da Bergamo per il mondo

Awa Fall Mirone, originaria di Dalmine, paese della provincia di Bergamo, che l’ha vista nascere nel 1996 ed è testimone della sua evoluzione musicale. E’ cresciuta nel seno di una famiglia ad elevata energia femminile rappresentata da 3 donne, le sue regine: sua madre, sua nonna e sua zia. Ha vissuto insieme a suo fratello, imparando a combattere anche i pregiudizi e l’ignominia della gente che guardando la sua pelle vedeva solo la sua parte straniera, perché ancora oggi in Italia si fa fatica a capire la diversità. Questa pelle e questi tratti vengono della sua eredità senegalese da parte di suo padre, un padre assente ma che comunque con la sua assenza ha contribuito a formare Awa che, da essere una timida ragazzina, oggi ai suoi 24 anni è già una superstar, una potente esponente della scena del reggae e della black music. Una influenza positiva per i ragazzi che provengono di famiglie modeste e che hanno una radice culturale non solo italica.


Lei ha un talento innato ma è anche erede e allieva di sua zia Valentina Benaglia, che è stata una enorme influenza nel suo percorso musicale e non solo, anche nella sua scelta di voler diventare una voce per il popolo, di fare canzoni di denuncia, che parlino di lotta, di rivendicazione ed empowerment.

Sista Awa è una italiana vera, si può dire che è la seconda generazione di artisti nella sua famiglia. La sua meravigliosa maestra, Valentina, che oggi fa parte del gruppo La Mala Leche, affianca la sua passione per la black music alla storia dell’incontro tra sua sorella, che amava Bob Marley e l’Africa, e il padre di Awa, e di conseguenza alla nascita dei suoi amati nipotini. Perciò Valentina ha un legame molto speciale con la cultura black e ha un grande sogno: suonare nel Rototom Sunsplash (Spagna), sogno che la nipote realizzò, presentandosi anche in altri importanti festival: Overjam, Dub Gathering, Dub Camp e il Bergamo Jazz Festival. Con la zia ha formato la sua prima band: The Basement, iniziando così la sua carriera musicale.


La Malaleche | Mi casa es tu casa [feat. Cico]


All’inizio ha fatto circa 100 concerti all’anno, poi ha cominciato a girare l’Europa. La portatrice di questa grande voce pulita, ha avuto una delle sue partecipazioni più importanti in quest’anno il 25 di Maggio, insieme a Luca Marchesin, al ‘Africa Day’ organizzato dal Women’s Committee della FAO. Per chiudere l’estate, il 10 di settembre, è uscito il suo nuovo album: “Free your mind” dell’etichetta Austriaca Anaves Music.

Awa è un successo a livello internazionale ma nella sua Italia non sembra che sia riconosciuta come si deve, anche perché la label che ha firmato il suo disco non è italiana. In Italia la discriminazione è strutturale. La sua musica è considerata tra le migliori del mondo musicale ma l’Italia è silente a questo successo, non si è ancora imparato a valorizzare la ricchezza delle origini diverse e delle canzoni con un contenuto profondo e di impatto sociale.


Awa va molto fiera delle sue radici bergamasche, come si vede nel video della sua canzone ‘Walk on the Sidewalk’ dove ci mostra dei luoghi simbolici per la migrazione nella città di Bergamo: la stazione centrale e la via Quarenghi, luoghi dove convergono e convivono persone di diverse provenienze.

A 18 anni è riuscita ad andare in Senegal per conoscere i suoi parenti ed è stata una grande fonte di ispirazione. Ha imparato da uno dei suoi fratelli il wolof e il francese per comunicare con i nonni, ma ha anche fatto uscire un brano con un pezzo in wolof, omaggio alla terra dei suoi antenati.


(15) Awa Fall (Sista Awa) x Alpha Steppa – Walk On The Sidewalk (Music Video) | Dub Reggae 2021 [Steppas] – YouTube

Awa, con la sua musica e le sue canzoni, vuole comunicare ai ragazzi di oggi che non devono avere paura di essere loro stessi, che si deve propagare l’amore, parlare delle diseguaglianze e che bisogna comunicare con il cuore. Cerca di dare voce a tutti quelli che non possono parlare e che alla fine, come dice nella sua canzone ‘Be different’: “We can make the difference my people!!!”

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