Fine dello status di rifugiato per gli ivoriani

I cittadini provenienti dalla Costa d’Avorio non potranno più ottenere lo status di rifugiato salvo eccezione a partire da giugno 2022, cosi ha fatto sapere l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Le motivazioni di questa decisione sono basate sulla stabilità ritrovata nel paese e sul fatto che è stato organizzato un programma di ritorno volontario in Liberia per i cittadini ivoriani. Il dettaglio è stato fatto in un articolo pubblicato da Infomigrant:

“Alla luce dei cambiamenti fondamentali e duraturi in Costa d’Avorio, ho il piacere di raccomandare una cessazione generale di status di rifugiato per gli ivoriani”, ha dichiarato Filippo Grandi l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati il 7 ottobre scorso a Ginevra durante la 72esima sezione annuale del comitato esecutivo dell’UNHCR. Questa disposizione prenderà effetto il 30 giugno 2022.

Le Nazioni Unite giustificano questa nuova raccomandazione con “un’analisi approfondita della situazione in Costa d’Avorio”, spiegando che le “cause della fuga dal paese degli sfollati non esistono più”. Negli ultimi decenni, il paese ha conosciuto due guerre civili: la prima fra il 2002 e 2007 e la seconda fra 2011 e 2012. Durante questi periodi, secondo i dati dell’UNHCR, quasi 340mila ivoriani sono fuggiti dal loro paese.

Ultimamente, la paura delle violenze legate alle elezioni presidenziali e legislative, ha spinto quasi 34mila persone a lasciare il paese fra la metà del 2020 e l’inizio del 2021. Oggi la situazione si è stabilizzata maggiormente.

5mila persone sono state rimpatriate dalla Liberia in Costa d’Avorio in un mese. Dal 2011, almeno 290mila fra quelli che abitavano in Africa occidentale sono rientrati volontariamente. Ad oggi, sempre secondo l’UNHCR 51mila rifugiati ivoriani si trovano in Africa Occidentale e centrale di cui la maggior parte vive in Liberia, gli altri in Ghana, Guinea, Mali, Mauritania e Togo. 22mila si trovano in Europa.

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