Questa è una questione ufficialmente poco chiara ma, con il passare del tempo, le lingue stanno finalmente iniziando ad allentarsi. È una storia che inizia come un “romanzo di stazione”: un imbianchino, che diventa l’amante della moglie di un capo di stato africano, e finisce miseramente, come in un film a puntate di serie B, con l’omicidio dell’amante, e un’indagine di polizia che non avrà mai successo, in nome della “ragione di Stato”.
Questa è la storia di un capo di stato che, ripetutamente tradito dalla moglie, decise semplicemente di istigare l’assassinio del suo amante francese in territorio francese.
Il giovane Albert-Bernard Bongo conobbe Marie-Joséphine NKama nel 1958, allora aveva 14 anni. I giovani piccioncini si sposano un anno dopo. Nel 1967, Albert-Bernard Bongo divenne presidente della Repubblica del Gabon. Pochi anni dopo, la coppia presidenziale ha avuto problemi: la signora Bongo (Patience Dabany) ha tradito suo marito e lui non lo sopportava.
Nel gennaio 1979, Omar Bongo scopre il pot aux roses: sua moglie lo tradisce con Robert Luong, imbianchino francese che lavorava come decoratore al palazzo presidenziale. Il 16 gennaio 1979, il presidente Bongo chiese l’espulsione di Robert Luong dal territorio del Gabon ordinandogli di non cercare di rivedere sua moglie. Quest’ultimo non lo sentirà così.
Accompagnando il marito in una visita privata a Parigi, Marie-Jo decide di lasciare il presidente per una fuga romantica con il suo amante in un hotel parigino (stanza 42, 4° piano). Allertato dai servizi segreti, il presidente arriva di persona all’albergo dove si trovano i due.
Arrabbiato, dall’alto del suo metro e 51 tenta di sfondare la porta della stanza, si ferisce la mano e crea uno scandalo generale. È intervenuta la questura parigina, ma l’Eliseo ha dato ordine di occuparsi del caso e di archiviarlo. Ferito nel suo orgoglio, il presidente del Gabon decide di usare le sue reti per liquidare l’amante di sua moglie senza ulteriori indugi.
Il 27 ottobre 1979, alle 22:50, Robert Luong, 39 anni, fu ucciso da due sconosciuti nel parcheggio della sua residenza a Villeneuve-sur-Lot.
L’inchiesta, guidata dal commissario Roger Marion, all’epoca capo della sezione penale dell’SRPJ di Tolosa, dimostrerà che si trattò di un omicidio sponsorizzato da membri dell’entourage del presidente del Gabon, il signor Omar Bongo, la cui moglie, Marie-Joséphine NKama alias Patience Dabany, era l’amante della vittima.
“Prendi tutto, ma non mia moglie” ha esclamato il presidente Omar Bongo. Bisogna chiudere subito questa vicenda che rischia di avvelenare i rapporti tra Gabon e Francia, lo Stato del Gabon paga una grossa somma di denaro come risarcimento alla vedova di Robert Luong.