Migranti al confine fra Bielorussia e Polonia

“Strumentalizzazione architettata di esseri umani”, “Guerra di un nuovo genere”, queste sono le accuse fatte nei confronti della Bielorussia dall’Unione Europa e la Polonia. La Bielorussia è accusato di usare la crisi migratoria per vendicarsi dalle sanzioni inflitte da Bruxelles nei suoi confronti.

Alla frontiera fra la Polonia e la Bielorussia, migliaia di migranti aspettano nel freddo gelido con la paura che la situazione non si risolva. Tanti paesi hanno preso posizione negli scorsi giorni. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità ha espresso la sua preoccupazione per i migranti bloccati al confine che tentano di raggiungere i paesi dell’Unione Europea, ha fatto sapere l’Organizzazione attraverso il suo direttore per l’Europa.

L’Oms Europa in un comunicato, fa appello a tutti gli stati per “proteggere il diritto alla sanità dei rifugiati e dei migranti alla frontiera della Bielorussia”. Secondo una delle sue missioni tecniche effettuate al confine fra la Bielorussia e la Lituania, il 60 per cento dei migranti necessitano in “una forma o un altra” di presa in carico.

Da alcune settimane, alcuni migranti hanno raccontato di aver recuperato delle pinze taglienti dalle mani delle guardie bielorusse al confine, per poter farsi strada verso il confine polacco tentando così di entrare nei paesi dell’Unione. Altri invece hanno raccontato di essere stati fermati dalle stesse guardie che hanno ordinato loro di ritornare nella capitale Minsk.

Almeno una decina di migranti hanno perso la vita nel freddo gelido affrontando le forze dell’ordine schierate al confine. Le autorità polacche hanno fatto sapere che i migranti si sono scagliati contro le guardie schierate alla frontiera, gettando contro di loro sassi e pezzi di legno per tentare di rompere la barriera. La Polonia ha denunciato un tentativo di intrusione nel suo territorio.

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