Nel 2020, Amílcar Cabral è stato indicato dalla BBC World Histories Magazine come secondo più grande leader di tutti i tempi. Era nato a Bafatá, Guinea-Bissau, il 12 settembre 1924 ed è morto il 20 gennaio 1973.
Amílcar Cabral è stato segretario generale, portavoce e rappresentante internazionale del Partito africano per l’indipendenza di Guinea e Capo Verde (PAIGC).
Cabral è considerato uno dei più grandi intellettuali, strateghi militari e politici del XX secolo. Ha anche guadagnato un’enorme importanza come poeta e per aver innovato la teoria marxista. Inoltre, Cabral si distinse per le sue analisi della realtà africana, riguardo al colonialismo e al razzismo, al panafricanismo, alla questione agraria, alla cultura, alla letteratura, all’educazione, ai rapporti di genere e alla liberazione nazionale.
Grazie al suo rendimento scolastico, Cabral ricevette una borsa di studio per studiare ingegneria agronomica in Portogallo. Durante gli studi universitari, Cabral entrò in contatto con la letteratura negritudinista senegalese, Léopold Sedár Senghor e il martinicano Aimé Césaire – che lo fecero riflettere sulla questione razziale nelle colonie portoghesi.
Fondò il Centro di Studi Africani, che si proponeva di fare ricerca sul continente africano. In Europa, ricoprì diverse funzioni presso la Casa dos Estudantes do Império (CEI), fu attivo nel movimento antifascista e si avvicinò al Partito Comunista Portoghese (PCP).
Di ritorno in Africa, fondò il PAIGC. In principio un partito che usava mezzi pacifici, ma il partito optò per la lotta armata dopo che le truppe portoghesi uccisero 50 persone e ne ferirono altre 100 nello sciopero dei marinai e stivatori al porto di Pidjiguiti, in Guinea- Bissau, nel 1959 (la strage di Pidjiguiti). Tra il 1959 e il 1963, Cabral aiutò a organizzare la guerriglia a Bissau, ottenne il sostegno di Unione Sovietica, Cina, Cuba, Senegal e altri paesi, ottenendo così armi ed addestramento militare per i membri del PAIGC. Nel 1962 Cabral divenne segretario generale del Partito.
Nel 1966, partecipa al Congresso Tricontinentale nel 7° anniversario della Rivoluzione Cubana, dove difese la tesi che il motore della storia non era la lotta di classe, ma lo sviluppo delle forze produttive.
Amílcar Cabral fu assassinato il 20 gennaio 1973 in Guinea Conakry. Ad oggi la sua morte non è stata del tutto chiarita, ci sono diverse versioni su come sarebbe avvenuta la sua esecuzione, chi ha sparato e chi ha ordinato l’omicidio.
Anche con l’assassinio di Amílcar Cabral, il processo di liberazione nazionale delle colonie portoghesi era una via senza ritorno. Il 24 settembre 1973, pochi mesi dopo la sua morte, la Guinea-Bissau dichiarò la propria indipendenza e Luis Cabral, fratello di Amílcar, assume la presidenza del Paese. Il 5 luglio 1975 fu il turno di Capo Verde. Aristides Pereira, che assunse il ruolo di segretario generale del PAIGC al posto di Cabral, dichiarò l’indipendenza.