Fortunatamente nelle più recenti edizioni di Sanremo abbiamo potuto osservare il successo di un certo numero di nuovi italiani, nati in Italia da genitori di origini straniere oppure migrati in prima persona. Sanremo è il festival della canzone italiana e questo può essere visto come un aspetto di positiva integrazione che porta orgoglio ai telespettatori che si sentono rappresentati.
Per esempio, quando nel 2019 a vincere è stato Mahmood ha portato gioia e fierezza in noi giovani stranieri-italiani di prima e seconda generazione, anche perché la sua vittoria è stata clamorosa, saltando dalla categoria giovani ai big e infine in testa al podio. Mahmood è nato a Milano da madre italiana e padre egiziano. Il giovane cantautore si è guadagnato il primo posto in classifica anche nel 2022 nel suo duetto con Blanco.
Ma già l’anno prima il premio era andato alla coppia Fabrizio Moro – Ermal Meta. Quest’ultimo si era fatto conoscere e apprezzare a livello nazionale durante l’edizione precedente, con la canzone contro la violenza di genere Vietato morire. Da allora il cantautore ha una fanbase veramente affiatata che lo segue in tutti i suoi concerti, i lupi di Ermal. Egli è nato in Albania e si è trasferito in Italia all’età di 13 anni.
Forse non tutti sanno che anche all’interno dei Maneskin, ormai fenomeno mondiale, troviamo delle origini europee diverse da quelle italiane. Sia Ethan che Victoria hanno infatti un genitore di origini danesi, e lo stesso nome della band è un termine danese che significa “chiaro di luna”.
Anche nell’edizione appena conclusa troviamo alcuni cantanti di origini straniere. La divina Elodie, per esempio, nasce da padre italiano e madre francese creola. Anna Oxa invece, come molti già sapranno, ha origini albanesi da parte di padre. Anche il famoso figlio d’arte Leo Gassmann, figlio di Alessandro Gassmann e nipote di Vittorio Gassmann, ha origini austriache e francesi da parte di madre e nonna. Abbiamo infine Will, la cui madre è britannica.
Viva la diversità e l’integrazione.
Foto: Creative Commons di Martin Fjellanger Eurovision Norway