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Migranti in Gran Bretagna: procedura accelerata per 12 mila richiedenti asilo

La Gran Bretagna applicherà un processo semplificato per circa 12 mila richiedenti asilo nel tentativo di abbassare i livelli elevatissimi di cumulo delle domande arretrate. Questo viene fatto con modalità molto discutibili e che generano discriminazioni inaccettabili.

Migliaia di migranti in Gran Bretagna non saranno obbligati a sottoporsi al colloquio faccia a faccia ma dovranno compilare un questionario. Si parla dei richiedenti asilo provenienti da Afghanistan, Eritrea, Libia, Siria e Yemen che hanno un tasso di concessione dell’asilo superiore al 95 per cento. Alcuni migranti come sudanesi e iraniani non sono i soggetti della novità per il tasso complessivo di concessioni più basso.

L’Home Office sta scrivendo a migliaia di persone che hanno presentato domanda prima del giugno 2022 invitandole a compilare un modulo per ottenere l’approvazione del loro status. Tutti i richiedenti asilo saranno comunque sottoposti ai controlli di sicurezza. A coloro che non risponderanno al questionario potrebbero essere ritirate le loro richieste. 

Accelerare la procedura di asilo a che costo?

L’Home Office ha dichiarato di aver reclutato centinaia di operatori per analizzare le domande nel minor tempo possibile. Alla fine del 2022 le domande in attesa erano oltre 160 mila.

L’interesse del governo Sunak è quello di abbassare il numero delle richieste di asilo in attesa. Questa manovra non avviene, però, attraverso una procedura adeguata alle esigenze delle persone vulnerabili.

Il questionario è esclusivamente in inglese e dovrebbe essere compilato in 20 giorni lavorativi. Come lo riporta the Guardian, più di 50 domande dovranno essere compilate in inglese. Ai migranti viene consigliato di utilizzare un traduttore online nel caso di necessità. Per di più, i giorni a disposizione non sono sufficienti per ottenere un’assistenza legale o una consultazione professionale per poter fornire le prove richieste dalle autorità.

Non è da sottovalutare la delicatezza delle domande che vengono poste e la probabile riluttanza dei molti che hanno subito abusi sessuali, torture o tratta a descriverli. La mancata restituzione del documento entro il tempo previsto, però, può comportare il ritiro della domanda di asilo di un individuo.

L’Home Office aggiunge anche che potrebbe valutare, caso per caso, se il questionario sia adatto per il singolo migrante. Risulta evidente come l’obiettivo principale del governo Sunak sia quello di riuscire a contenere il numero di migranti “illegali” in Gran Bretagna nel minor tempo possibile. 

Rishi Sunak contro il cumulo delle richieste e non solo

“Se entri illegalmente nel Regno Unito non dovresti essere in grado di rimanere qui. Invece, verrai detenuto e riportato rapidamente nel tuo paese d’origine o in un paese sicuro dove la tua richiesta di asilo sarà presa in considerazione”.

Questa è la dichiarazione del primo ministro Sunak. La gestione dei migranti in Gran Bretagna continua a creare grandi discussioni. Il primo ministro britannico vuole introdurre una nuova legislazione per impedire ai migranti di rimanere nel paese se non in regola. Sunak, inoltre, sta formando una nuova politica in materia di immigrazione diversificando così la Gran Bretagna dalle politiche dell’Ue.

Tutte le novità tornano sempre al punto di partenza. Anche in questo caso si individuano migranti buoni e migranti cattivi.

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