foto di un passaporto

Sul costo delle migrazioni l’informazione italiana è disarmante

Sono giorni che si parla dei costi del viaggio dei migranti che andrebbe dai 7 ai 8 mila euro. Tanti commenti affermano: perché non investono quei soldi nei loro paesi, per farsi un passaporto o per comprarsi un biglietto aereo? Penso che sia giusto sgomberare il campo da questa disinformazione o propaganda.

Innanzitutto, bisogna chiarire una cosa che è chiara a tutte le persone che non provengono dai paesi occidentali: se non hai un passaporto “forte” (ossia appartenente a una nazione del “primo mondo”) non sei libero di comprare qualsiasi biglietto aereo. Devi ottenere un visto e nei paesi da cui provengono le persone che si imbarcano in viaggi così pericolosi i visti non vengono concessi praticamente mai per i paesi occidentali.

Inoltre, vorrei fare una riflessione anche sulle cifre che vengono sparate sui giornali in questi giorni.

1.In Africa 8 mila euro corrispondono quasi al reddito di 4 anni di un funzionario statale: manco con la ruspa se ne va dal proprio quartiere, figuriamoci rischiare la sua vita se non costretta da eventi che lo costringono a scappare. Al massimo va via per studio o per curarsi.

Risparmiare 8 mila euro dalle mie parti è paragonabile a chi riesce a risparmiare 50 mila in Italia. Se ne va via dall’Italia?

2. Le persone partono soprattutto per migliorare la propria situazione economica, per sostenere la famiglia per offrirle una vita più dignitosa. Non si alzano una mattina con la borsa piena di soldi e decidono di partire. Sono viaggi che durano spesso 3 anni, nel corso del quale si lavora nei paesi che si attraversano, mandando anche soldi a casa.

3. Penso che sarebbe giusto anche da parte dei giornali informarsi per dare delle informazioni giuste alle persone, non limitandosi solo a richiamare il lato umano delle persone per contrastare i bugiardi seriali che si trovano sulla rete soprattutto a livello politico.

Ps: Se non riusciamo a capire che nessuno rischia la propria vita per divertimento, è un problema molto serio. È facile giudicare non sapendo cosa vuol dire scegliere se mangiare a “pranzo o a cena“, non sapendo cosa significa morire di malaria perché non si hanno 10€ per recarsi in ospedale o alzarsi sotto bombe per andare a cercare da mangiare per i propri figli.

Foto: Obi Onyeador on Pexels

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