Sfruttamento dei migranti lavoratori

Sfruttamento dei migranti lavoratori nel Mediterraneo occidentale

Quando si parla di sfruttamento dei migranti lavoratori non c’è nessuna differenza fra paesi di accoglienza o quelli di transito. Alarm Phone in un suo rapporto centra l’attenzione sullo sfruttamento quotidiano dei lavoratori migranti. Anche se cambia il paese in cui si trova il migrante, questo è l’unico aspetto che non cambia.

Il rapporto mostra come condizioni e meccanismi di sfruttamento sono simili in Spagna e in diverse regioni di Marocco ed Algeria. I gruppi emarginati e senza documenti che affrontano barriere linguistiche e hanno scarso accesso alla protezione legale condividono lo stesso destino. Questi migranti senza documento, come riporta Alarm Phone, vengono sottopagati: circa 150 euro al mese. In rari casi invece, la paga può salire fino a 500 euro mensili. 

Non avere documenti significa attraversare un periodo di sfruttamento, abusi e violenze

Le economie europee soddisfano il loro bisogno di manodopera a basso costo attraverso il lavoro dei migranti. In Spagna, per esempio, la regolarizzazione dei migranti richiede circa 7,5 anni. Durante questo periodo, i migranti devono lavorare senza assicurazioni sanitarie o contratti regolari.

Per coloro che hanno il permesso di lavoro, le condizioni sono relativamente migliori. Spesso i migranti residenti guadagnano meno rispetto ai cittadini autoctoni. Si parla in media di una differenza che va dal 30 per cento al 60 per cento in meno. Le donne migranti guadagnano meno degli uomini e sono più frequentemente esposte a molestie sessuali. 

E’ importante aumentare l’attenzione sulle sofferenze quotidiane dei migranti. Soprattutto l’ambito lavorativo è fondamentale per dare un’occasione d’integrazione concreta.

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