Respingimento dei migranti

Respingimento dei migranti: nel 2022 più di 200 mila persone

Sono almeno 225.533 i migranti respinti alle frontiere esterne dell’Unione europea lo scorso anno. Il respingimento dei migranti avviene spesso senza che questi abbiano la possibilità di richiedere asilo. Il diritto di asilo, però, è un diritto fondamentale.

La pratica di respingimento dei migranti non è legale secondo il diritto internazionale ed europeo. Nonostante ciò è una realtà che si verifica su vasta scala. Ѐ una pratica che non riguarda solo la rotta balcanica dalla Grecia all’Italia ma avviene anche in altri casi come ad esempio per gli arrivi via mare.

In cima alla classifica del respingimento dei migranti c’è l’Ungheria

L’Ungheria di Viktor Orban ha una storia politica nera sui respingimenti. Una legge del 2016 consente alla polizia ungherese di riportare migranti in Serbia senza dare loro la possibilità di presentare una domanda di asilo. Nel 2020 la Corte di giustizia europea ha stabilito che questa legge viola il diritto europeo.

Frontex ha sospeso le proprie operazioni in Ungheria nel 2021 a causa delle violazioni dei diritti umani che avvenivano nel paese.

Più tardi, nel settembre 2022 l’Ungheria è stata dichiarata il “primo Stato membro autoritario nella storia dell’Unione europea” in una risoluzione approvata del Parlamento europeo. Tuttavia, il paese ha continuato con la sua politica contro i migranti. Nel 2022 si parla di circa 160 mila respingimenti.

Respingimenti dalla Grecia

Sono più di 26 mila i respingimenti nel Mar Egeo durante lo scorso anno. Il 18 marzo l’accordo Ue-Turchia sui rifugiati ha compiuto il settimo anno. Questo accordo è stato, e lo è ancora, allarmante dal punto di vista della gestione dei migranti. I due paesi confinanti, Grecia e Turchia si stanno incolpando a vicenda per la malagestione della questione migratoria. I rimpatri forzati informali e il trattamento dei migranti, perfino dei richiedenti asilo, sembrano mostrare il fallimento dell’accordo. Sarebbe necessaria una nuova politica europea sulla gestione dei flussi migratori che aiuti a condividere fra tutti le responsabilità dei paesi ai confini.

Altri paesi

Ci sono alcuni paesi che si trovano su alcune vie migratorie meno attive ma il loro numero di respingimenti è comunque significativo. Medici Senza Frontiere parla di circa 12 mila respingimenti da parte della polizia di frontiera di Lituania e Lettonia.

La Croazia ha aderito allo spazio Schengen all’inizio del 2023. Ѐ giusto dire che il paese, da quando ha aderito all’Ue, è uno dei responsabili della protezione delle frontiere esterne. Il Consiglio danese per i rifugiati ha documentato più di 3 mila respingimenti verso la Bosnia nel 2022. 

Il caso Libia

I respingimenti via mare sono rilevanti così come quelli via terra specialmente se la meta di ritorno non è considerata sicura dalle Nazioni Unite. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, lo scorso anno 24.684 persone, tra cui donne e bambini, sono state intercettate nel Mar Mediterraneo dalla guardia costiera libica e sono state rimpatriate in Libia. Anche se il numero è diminuito rispetto all’anno precedente comunque è preoccupante.

I nuovi negoziati sulla politica d’immigrazione dell’Ue sono importanti per garantire ai migranti il loro diritto di cercare un paese sicuro e ai residenti in Ue il rispetto dei loro diritti fondamentali.

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