uova colorate per pasqua

Perché cattolici e ortodossi non celebrano la Pasqua lo stesso giorno?

I giorni delle festività religiose sono spesso differenti tra cristiani cattolici e cristiani ortodossi. Non solo la Pasqua ma anche il Natale. Facciamo chiarezza!

Le differenze derivano dal fatto che il cattolicesimo segue il calendario gregoriano mentre il cristianesimo orientale cioè ortodosso si basa ancora su quello giuliano.

Quest’ultimo fu promulgato nel 46 a.C. da Giulio Cesare appunto. Il calendario Gregoriano invece risale al 1582 e viene a sostituire tramite bolla papale di Gregorio XIII quello giuliano in molti paesi soprattutto occidentali. In quell’anno il mese di ottobre durò 10 giorni in meno, che vennero letteralmente eliminati. Il cambiamento si era infatti reso necessario in quanto i giorni del calendario erano troppi e non rispettavano più le stagioni a lungo andare, quindi né l’equinozio di primavera né la Pasqua.

La chiesa ortodossa non ha assimilato la riforma in quanto lo scisma tra cattolicesimo e ortodossia risale al 1054 e questa divisione ha reso gli ortodossi ben lontani e indifferenti alle decisioni del Papa.

Per lo stesso motivo in Russia e nei paesi ortodossi di influenza sovietica il Natale viene celebrato il 7 gennaio (secondo il calendario gregoriano) ma che risulta essere il 25 dicembre secondo quello giuliano. Molti paesi ortodossi però hanno deciso di accordarsi, almeno per questa festa al cambiamento, per esempio la Grecia e la Romania.

Per entrambe le religioni la Pasqua è una festività mobile, cioè a differenza di una fissa come il Natale, cambia ogni anno la sua data. Nel 325 il Concilio di Nicea stabilì che la Pasqua cristiana venisse celebrata la prima domenica dopo il plenilunio di primavera, e cioè la prima luna piena a partire dal giorno dell’equinozio di primavera. Nel 1582 con la riforma gregoriana del calendario fu stabilita una regola più precisa per la Pasqua, così che la Pasqua gregoriana non sempre coincide con quella giuliana. La Pasqua ortodossa può cadere tra il 4 aprile e l’8 maggio. Nel Consiglio ecumenico del 1997 è stato proposto di far coincidere le due date ma l’idea non ha avuto seguito.

Anche il tempo pasquale nella sua totalità è differente tra cattolici e ortodossi. Per i primi dura 7 settimane iniziando con la Pasqua e terminando 49 giorni dopo, con la Pentecoste. Per i secondi invece il tempo pasquale si conclude al 39esimo giorno in cui si celebra l’Ascensione.

Curiosità: oggi, secondo la tradizione ortodossa rumena, si festeggia la Domenica dei Fiori (proprio come la Domenica delle Palme cattolica, una settimana prima di Pasqua, celebra l’ingresso di Gesù a Gerusalemme). È tradizione mangiare pesce in questa giornata e fare gli auguri a tutti coloro che hanno un nome di derivazione floreale (per esempio Viola, Rosa, Margherita).

Buona Pasqua dunque a tutti coloro che festeggiano oggi secondo il cattolicesimo, e felice Domenica dei Fiori a tutti gli ortodossi e soprattutto a chi ne porta il nome!

Foto: Roman Odintsov on Pexels

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