Hawa è un film franco-senegalese del 2022 distribuito da Amazon Prime. È una pellicola che sorprende e tiene con il fiato sospeso fino alla fine. Ha un andamento dinamico e giocoso ma non manca di trattare temi importanti e profondi.
Il film racconta la storia di Hawa, una ragazza di origini africane che ha 13 anni e vive a Parigi con la nonna, sua unica parente di cui lo spettatore sappia qualcosa. La donna purtroppo è malata e in fin di vita e cerca una sistemazione per la nipote. Ma Hawa non ne vuole sapere e ha un solo obiettivo: farsi adottare da Michelle Obama, in quel momento in visita a Parigi per promuovere il suo secondo libro. Infatti, farà di tutto per poterla incontrare.
Hawa è un nome tradizionale africano ma è anche la traduzione araba di Eva e significa “vita” e “desiderio”. Non potrebbe essere più adatto all’interno di questa narrazione che parla di morte, perdita e dolore da un lato, e al tempo stesso del desiderio di trovare una propria identità e costruire il proprio cammino di vita dall’altro, anche se a volte, per alcuni, è veramente complicato.
La pellicola infatti sembra narrare le vicende degli ultimi, di quegli individui che dalla società vengono giudicati e messi in difficoltà, ai margini. È il caso del migliore amico di Hawa, che si esprime lentamente al punto che nemmeno la sua famiglia ha la pazienza di ascoltarlo, oppure della signora Ravi, indiana, anche lei straniera, diversa, che aiuta la protagonista ogni volta che può. Ma è proprio Hawa la più diversa tra tutti, che come dice lei “non ha una squadra” e non sente di appartenere da nessuna parte. Hawa non sa cantare come la nonna, che porta avanti un’importante tradizione canora africana, è cresciuta in Francia e quindi si trova a metà tra il nuovo e il vecchio, tra la cultura francese e quella africana. Hawa però ha un’altra caratteristica che la rende diversa anche in mezzo alle persone a lei più simili, tanto da dover ribadire ai meno attenti: “io sono nera”. Hawa è albina, una condizione che in molti paesi dell’Africa porta pericolo e discriminazione. Alcuni credono che l’albinismo porti sfortuna e definiscono le persone albine “fantasmi”, mentre altri pensano che gli albini e le parti del loro corpo siano magiche e fortunate e per questo danno loro la caccia senza pietà.
Vedendo la locandina del film ma senza visionarlo per intero si potrebbe pensare che la storia sia incentrata proprio su questa particolare condizione, ma in realtà non è così e questo lascia felicemente sorpresi. Il film tratta la tematica in sordina, sensibilizza senza che il protagonista scelto debba per forza raccontare unicamente di ciò che lo rende diverso, come spesso accade con personaggi appartenenti a una comunità discriminata.
Nel suo vorticoso percorso Hawa incontrerà molti personaggi famosi francesi, che nel film interpretano sé stessi, gli idoli di tanti spettatori, ma non i suoi, lei cerca una persona sola: Michelle Obama. Tra questi un ruolo importante è quello di Yseult, cantante originaria del Camerun che con la sua figura porta all’interno del film anche un messaggio di body positivity e women empowerment. La pellicola nella sua interezza così come nella realizzazione da parte di Maïmouna Doucouré mostra delle donne come modelli da seguire, da ricercare, e in particolare delle donne nere, che creano un percorso evolutivo nella vita di Hawa.
Infine, i colori, le inquadrature e la fotografia di questo film sono curati nei minimi dettagli, insistendo costantemente sull’idea di riflesso.
Vi abbiamo convinti a guardare questo film? Lo trovate su Prime Video.
Foto con copyright di Hawa in una scena del film.