Eid Moubarak, un pensiero per gli amici musulmani
“Il mese ospite, viene e parte velocemente, ma questo ospite tornerà il prossimo anno, 11 giorni in dietro seguendo le fasi lunari, e come ogni anno, noi saremo qui ad aspettarlo.” Queste sono le parole che ci dona Rhida Ibrahim un artista italiano di origini tunisine in occasione del nono appuntamento del suo web diario di Ramadan “N e non M”, come lo ha graziosamente nominato, facendo riferimento allo sbaglio commesso da chi non ha familiarità con questa tradizione ma che con buone intenzioni vuole dare un augurio in questo mese sacro per l’Islam.
I palestinesi continuano ad essere vittime di Israele
Israele continua ad opprimere i palestinesi e occupare la loro terra, non concederà i territori finché ci saranno gli Stati Uniti ad appoggiarlo perlomeno. Da tempo gli israeliani si stanno impadronendo di alcune aree strategiche della Cisgiordania, facendo sì che la parte restante rimanga frammentata. Nel frattempo Gaza resta sotto assedio, ogni giorno vengono commessi nuovi crimini. La maggioranza degli israeliani sembra sempre più indifferente alla politica.
La private sponsorship of refugees in Canada
Ogni anno milioni di persone sono costrette a lasciare le proprie terre per scappare da persecuzioni, guerre e abusi. Spesso queste persone sono permanentemente sfollate e non saranno mai in grado di ritornare a casa. Mantenendo la sua tradizione di accoglienza e rispettando gli obblighi internazionali, il governo canadese provvede assistenza a migliaia di queste persone.
Il giardiniere della mia felicità
Integrazione Film Festival: le molteplici sfaccettature della parola integrazione
Ogni momento è appropriato per nominare gli spazi dove si prova a dare voce a chi spesso viene silenziato, dimenticato o lasciato all’angolo, a chi ha origini diverse, una apparenza particolare o una cultura differente, e che dovuto alla ignominia di alcuni, non combaciano con il suo paradigma limitante che segnala come deve sembrare un italiano.
Il Movimento senza terra: il più grande produttore di riso biologico in America Latina nel 2020
Il Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra, noto anche come Movimento Senza Terra (MST), è un’organizzazione sociale brasiliana di massa, in cui la lotta per la terra e per la costruzione di una società più giusta, senza sfruttati o sfruttatori, è il pilastro della sua identità. Il MST da sempre prova a correggere una questione agraria strutturale e storica in Brasile: la riforma agraria. Il movimento nasce dall’articolazione delle lotte per la terra, riprese a partire dalla fine degli anni ’70. Poco a poco, il MST si espanse in tutto il Brasile, in un periodo della dittatura militare, un regime che ha approfondito le disuguaglianze sociali nel paese e quando i movimenti sociali erano duramente repressi, soprattutto nei decenni precedenti.