Tina Turner ci ha lasciati ieri, il 24 maggio 2023, a 83 anni, nella sua casa vicino a Zurigo.
Le parole di un maestro
Me bambino: il mio inizio
Quegli anni passati insieme a mio padre con la prima moglie e le sue figlie furono dei momenti tragici della mia infanzia. Era una donna estremamente gelosa nei confronti di mia madre, e molto cattiva nei miei confronti. Ero servito a parte durante la colazione, il pranzo e la cena. Una scena che oggi ci suona familiare in Italia, ma non dovrebbe.
Boris Johnson, mago o coniglio?
Nel 2007 ha descritto Hillary Clinton come “un’infermiera sadica di un manicomio”. Ha scritto sul suo primo libro la frase “Se il matrimonio gay fosse ok, allora non vedo nessuna ragione di principio per non consacrare un’unione tra tre uomini, o magari tra uomini e un cane”. Ha definito le donne che utilizzano burqa come “rapinatrici di banche” o “cassette delle lettere”.
Propaganda assassina
Impedire lo sbarco dei naufraghi, specialmente su navi di ONG è evidentemente una tattica politica in quanto, altri barconi attraccano nei porti italiani senza creare lo stesso clamore. Proprio negli stessi giorni in cui la sea watch stazionava fuori dalle acque italiane infatti, un’altra imbarcazione è arrivata in Sicilia, senza suscitare nessun clamore. Forse perchè non apparteneva a nessuna ONG?
La disfatta della volontà non deve fermarci
Immaginiamo di vivere in una società dove tutti i giorni venissero divulgate notizie positive, dove possiamo vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, non pensante che la mattina le persone potrebbero affrontare la giornata in maniera diversa, più positiva, piena di propositi dove le persone incontrandosi possano commentare i fatti positivi accaduti.
La mia “pacchia”
La prima volta che mi recai nel cittadina calabrese ho dormito nella ormai famosa baraccopoli di San Ferdinando dove le condizioni di vita continuavano ad essere disumane. La struttura era una vecchia fabrica, all’interno ognuno di noi aveva costruito delle tende per poter domire. Per tener caldo l’ambiente, accendevamo il fuoco. Usavamo i sacchi a pelo che i medici senza frontiere ci avevano distribuito per coprirsi. Ogni giorno, rischiavamo di essere bruciati vivi. La mattina avevamo tutti quanti l’odore del fumo addosso.